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“Mai pagata perché sono donna”, l’ex manager di Abc porta il Comune di Napoli in tribunale

Non l’avrebbero mai pagata perché donna. Questa la tesi di Marina Paparo, l’ex commissario di Abc Napoli dimessasi nel 2017, che ha citato sia la società che il Comune. La prima udienza è fissata per il prossimo 18 giugno: l’ex manager chiedere 37.000 euro in quanto sia il suo predecessore che il suo successore, uomini, sono stati pagati per la mansione svolta anche da lei.
A cura di Filippo M. Capra
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Foto Fb: Abc Napoli
Foto Fb: Abc Napoli

Marina Paparo, l'ex commissario di Abc, l'acquedotto del Comune di Napoli, porta in tribunale sia il primo che il secondo in quanto non sarebbe stata pagata per il lavoro offerto nel biennio 2016/2017. La Paparo, come riportato da Repubblica, si sentirebbe "discriminata in quanto donna", considerato che i suoi predecessori, uomini, per lo stesso incarico, hanno ricevuto compenso. Così, quattro anni dopo la cessazione del rapporto lavorativo, l'ex commissario di Abc ha chiesto una liquidazione di 37.584,79 euro.

La Paparo porta in tribunale Abc e Comune di Napoli

Nell'atto di citazione la Paparo ha poi fatto riferimento anche a Ursula von der Leyen, presidentessa della Commissione Europea, e alla sua battaglia che "ritiene la parità tra uomo e donna una priorità politica". Fu lei stessa a lasciare l'incarico di commissario nel 2017 in una situazione in cui nell'azienda vi erano diversi cambiamenti e sussulti, tra assunzioni, impianti da inglobare e rapporti tesi per questioni economiche con il Municipio di Napoli. Proprio al sindaco Luigi de Magistris, la Paparo aveva chiesto conto del mancato pagamento, visto che sia chi l'aveva preceduta che "rimpiazzata" aveva avuto diritto al compenso. La lettera inviata in Comune, però, non ebbe mai risposta. Ora ci penserà il tribunale a stabilire se la Paparo abbia o meno diritto al pagamento: la prima udienza è fissata al prossimo 18 giugno. Il suo avvocato scrive nella citazione che "al fine di poter onorare gli impegni connessi all'incarico ricevuto, Paparo, nel periodo di causa, ha dovuto, suo malgrado, ridurre drasticamente l'attività libero professionale di avvocato che esercita da oltre 30 anni, avendo ben poco tempo da dedicare ai suoi assistiti e non potendo assumere nuovi incarichi".

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