Quando si dice non avere proprio il senso della storia. Achille Lauro, il sindaco destrorso e populista fu anche appassionato presidente del Calcio Napoli negli anni Cinquanta ma non è passato certo alla storia come un grande amministratore pubblico (certo, dipende dai punti di vista).
Da quando c'è l'elezione diretta del sindaco di Napoli i primi due sindaci eletti dai cittadini, Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino non hanno avuto un rapporto ‘appassionato', di simbiosi con la squadra: la vecchia scuola del Partito Comunista e quella della Democrazia Cristiana evidentemente suggerivano di non sottovalutare mai la passione sportiva di popolo ma nemmeno di farne progetto politico.
Luigi De Magistris è stato un caso a parte: tutti lo conoscevano come interista proveniente da storica famiglia di tifosi nerazzurri. Egli si è trasformato in tifoso del Napoli e amen: chi ci ha voluto credere ci ha creduto, chi non se l'è bevuta non ha battuto ciglio.
La domanda è una: perché dovrebbe fregarci qualcosa della passione calcistica di un candidato a sindaco di Napoli oggi?
La discussione nasce perché Gaetano Manfredi, candidato sindaco del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni comunali di Napoli ha candidamente ammesso in radio di tifare per l'odiatissima Juventus:
Tifoso del Napoli? È uno dei miei difetti, non lo sono. Seguo il calcio, ma non sono tifoso del Napoli. Tifo per la Juventus, quindi essere juventini a Napoli è una cosa molto particolare. Abito a Nola, e la squadra della mia città ha la maglia bianconera: da questa similitudine mi sono avvicinato alla Juventus.
Prendiamo a prestito una frase di un grande dirigente sportivo, il napoletano e interista Peppino Prisco, contenuta in un bell'amarcord del Napolista: «Perché confondere i problemi della città di Napoli con i problemi della società di calcio Napoli?».
Dunque perché un sindaco avrebbe bisogno della fede calcistica per risolvere i problemi di una città indebitata, caotica, mal tenuta, frastornata e sciupata dal degrado? Forse di fede ha bisogno, il futuro sindaco, ma di quella in San Gennaro. Che probabilmente pure si sarà scocciato di sentirsi pregare ad ogni elezioni amministrativa.