Il meteo di luglio 2021 in Campania sarà ‘a due facce’: parla il meteorologo Mazzarella
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Dopo un mese di giugno all'insegna dell'incertezza, il clima di luglio si prospetta nuovamente dai due volti. Fenomeni perfettamente spiegabili, ha spiegato il professor Adriano Mazzarella, fisico e già professore associato di Climatologia presso l'Università Federico II di Napoli, intervistato da Fanpage.it proprio per chiarire le origini del clima degli ultimi giorni e capire cosa ci aspetterà nel prossimo mese. E tutto lascia credere che si tratterà di un'estate sui generis in tutto e per tutto.
Professor Mazzarella, nel mese di giugno molti hanno parlato di "clima impazzito": caldo fortissimo, quasi insopportabile. Cosa è successo?
Si è trattato di un giugno particolare. Le prime due decadi sono state di 2-3 gradi al di sotto della media, e si pensava si continuasse così. E invece dal 21, la temperatura ha iniziato a crescere di 5-6 gradi, con notevoli valori di umidità perché si è passato da un flusso di circolazione atlantica delle prime due decadi, portando aria mite, poi si è passati ad un anticiclone africano che si è piazzato sul Mar Mediterraneo in un modo particolare: le masse di aria calda e le polveri sahariane non hanno viaggiato "rasoterra", non raccogliendo così l'umidità e non portando così pioggia. Viceversa, hanno viaggiato a circa 2.500 metri di altezza, e così hanno creato un cielo lattiginoso, che altro non era che la sabbia sahariana che poi è ricaduta al suolo, pur non piovendo. Questo è un tipico fenomeno di avvezione sahariana, che è stato molto inteso ma che finirà entro l'inizio di luglio.
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Che mese di luglio ci aspetta?
La prima decade di luglio vedrà una diminuzione della temperatura, poi purtroppo una nuova "dinamicità" dell'atmosfera. Le temperature torneranno a salire, ma non come a giugno, in cui abbiamo toccato a Napoli Centro il massimo di 35.6 per due volte: il 24 ed il 28 giugno. Il 26 luglio ci sarà il "picco massimo" con le temperature che tenderanno a diminuire.
Ma non ci sarà nulla di "anormale": dalle analisi dettagliate del Centro Meteorologico della Federico II abbiamo visto che il 26 e 27 giugno 1947 con 40.2 gradi che poi non abbiamo mai più superato. Il 26 e 27 giugno del 1935 invece abbiamo raggiunto rispettivamente i 36.4 ed i 37.2 gradi. Cifre raggiunte per queste avvezioni sahariane, che prima erano più rare e che invece oggi sono più frequenti. Certo, normalmente questo caldo non è capitato spesso, anzi: ma non c'è bisogno di allarmarsi.
Si tratta dunque di un'estate sui generis…
Sì, questo perché il clima non è una "scienza esatta", ma è un gioco a scacchiera. Il meteo non è un'equazione esatta come l'astronomia che possiamo dire esattamente tra quanti anni, con precisione al minuto e al secondo, ci sarà un'eclissi per esempio. Il clima e il meteo obbediscono solo al Sole, ed è una situazione dunque in continua evoluzione, che dipende da tanti fattori. Ecco perché non abbiamo mai estati identiche, ma sempre in mutazione. Ma non c'è bisogno, ripeto, di preoccuparsi: la bolla d'aria calda, con annessa sabbia sahariana, si è spinta fino alla Turchia. Ma sono fenomeni tranquillamente spiegabili.