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Luciana Littizzetto sul Pulcinella di Pesce: “A me ricorda più Pantalone, anzi…”

L’attrice e conduttrice Tv a Che tempo che fa: “A Torino avremmo fatto finta di niente per pudore”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto da Che tempo che fa sul Nove
Foto da Che tempo che fa sul Nove

"Parliamo di arte, non so se hai visto cosa è successo questa settimana a Napoli, città d'arte, piazza del Plebiscito, il Maschio Angioino. Hanno inaugurato un monumento nuovo dedicato a Pulcinella che si intitola "Tu si ‘na cosa grande". Grande è grande. Ma proprio che ricordi Pulcinella? A me forse ricorda più Pantalone, anzi quello che c'è dentro". Luciana Littizzetto con la consueta ironia che la contraddistingue entra a gamba tesa nella querelle sull'ultima opera d'arte installata in piazza Municipio a Napoli.

L'attrice, scrittrice e conduttrice tv, a "Che tempo che fa" sul Nove, nella puntata del 13 ottobre, dialogando con Fabio Fazio, scherza sul Pulcinella di 12 metri di Gaetano Pesce, costato oltre 200mila euro, con Fazio che le regge il gioco: "Non capisco l'ironia".

"A Torino avremmo fatto finta di niente per pudore"

"Quello era il posto dove c'era stata la Venere degli Stracci di Pistoletto – incalza Littizzetto – e adesso abbiamo il calippone di Pesce. Hanno fatto bene a metterlo a Napoli, dove c'è la gente solare, spiritosa. L'avessero messo a Torino, per pudore avremmo fatto finta di niente. Ma l'hai visto il grande zucchino a piazza Municipio? No, non ho mica visto niente io. Noi avremmo fatto così".

Poi aggiunge:

"Però, è anche un bel punto di riferimento. Quando devi dare un appuntamento. Ci vediamo lì sotto. Poi l'arte è una cosa personale, ciascuno ci vede quello che vuole. Tu ci vedi l'obelisco di 2001 Odissea nello spazio, se sei un verdumaio ci vedi un cetriolo. Se sei un politico ci vedi il pollicione di De Luca. È leggermente più piccolo".

E conclude:

"La cosa bella quando succedono queste cose, compare un monumento che ricorda vagamente quella roba lì e il mio cellulare esplode. Tutti che me lo spediscono. Non lo mandano a Renzo Piano, ma a me. Il primo che me l'ha mandato sei stato tu", dice puntando l'indice su Fazio.

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