Lucia Passariello investita e uccisa a 27 anni: vigile urbano ai domiciliari, arresto convalidato
È stato convalidato l'arresto del vigile urbano di 26 anni che, sotto effetto di alcol, ha investito e ucciso la 27enne Lucia Passariello a Camposano, in provincia di Napoli. Il gip di Nola ha disposto per l'uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari. La tragedia risale alla serata di venerdì 5 luglio, la vittima stava passeggiando insieme alle nipotine di 7 e 10 anni, rimaste illese. Nelle ore successive il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, aveva avviato le procedure per la sospensione del 26enne, che nella cittadina del Napoletano prestava servizio da circa sette mesi, dopo aver lavorato per quattro a Camposano.
Le indagini sull'accaduto sono affidate ai carabinieri. La donna, secondo quanto ricostruito dai militari, stava percorrendo a piedi via Croce San Nicola, strada che collega Camposano con Cicciano, nei pressi della sua abitazione, quando è stata travolta; l'automobile, una Suzuki Splash, proseguiva lungo lo stesso senso di marcia: l'ha colpita alle spalle, scaraventandola in un terreno oltre un muro alto un metro e mezzo. Per Lucia Passariello non c'è stato nulla da fare: l'impatto l'ha uccisa sul colpo; lascia una bimba di sette anni. Le due nipotine non sono state colpite, ma erano in stato di choc quando sono state soccorse.
L'uomo alla guida dell'automobile si è fermato poco dopo ed è stato identificato dai carabinieri di Nola; è risultato essere un vigile urbano da pochi mesi in servizio presso la Polizia Locale di Portici (Napoli); in ospedale è stato sottoposto ai test di prassi per verificare l'assunzione di alcol e droga che hanno rivelato un tasso alcolemico di 1.7 grammi per litro di sangue, tre volte il limite consentito dal Codice della Strada.