Luca Piscopo morto a 15 anni dopo un pranzo di sushi, il ristorante al Vomero sotto sequestro
Sequestrato il ristorante del Vomero dove Luca Piscopo, il 15enne morto lo scorso 2 dicembre a Soccavo, era andato a pranzare con le amiche pochi giorni prima. Il sequestro è di tipo preventivo, ed è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Napoli nella giornata di oggi, giovedì 16 dicembre. La vicenda è ancora lontana dal trovare una verità: si attendono i risultati dell'autopsia eseguita in questi giorni, come spiegato anche dall'avvocato della famiglia, Marianna Borrelli.
La vicenda è ormai nota ai più: Luca, con alcune amiche, va a mangiare sushi in un ristorante del Vomero lo scorso 23 novembre. Dopo il pranzo, i ragazzi iniziano a stare male: ma mentre per le amiche la situazione si normalizza, Luca continua ad avere nausea, diarrea, vomito, febbre. Il medico di base gli prescrive dei farmaci, ma la situazione non migliora. Il 2 dicembre, il giovane viene ritrovato morto nel suo letto dai genitori, preoccupati che non si fosse svegliato per andare a scuola.
"Luca era in perfetta salute, ed era amato da tutti", ha spiegato l'avvocato a Fanpage.it, "la famiglia non vuole colpevolizzare nessuno, ma vuole sia fatta chiarezza e comprendere cosa sai accaduto dopo quel pranzo del 23 novembre. Ora attendiamo i risultati autoptici e tutta la documentazione che verrà depositata", ha aggiunto ancora la Borrelli. Al momento, sono due le persone indagate dalla Procura di Napoli, come atto dovuto: il titolare del ristorante ed il medico di base del ragazzo. Gli inquirenti non escludono alcuna pista, ma stanno raccogliendo quanti più elementi possibili per provare a fare chiarezza su questa delicatissima vicenda. Intanto, amici e familiari si sono stretti attorno al ricordi di Luca, lontani dalle telecamere, affidando alla sola Marianna Borrelli, l'avvocato di famiglia, la proprio voce che chiede giustizia.