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L’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli nelle mani del clan Contini: blitz anticamorra: 11 arresti

Lo storico clan napoletano Contini teneva sotto il suo controllo gli affari dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli: blitz anticamorra all’alba.
A cura di Cir. Pel.
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Reparto Camorra. Una indagine che va avanti dal 2019, controlli, intercettazioni, denunce, arresti. E una certezza: a Napoli l'ospedale San Giovanni Bosco, fondamentale presidio della zona di Capodichino, era totalmente controllato dalla camorra, nello specifico dal clan Contini.

Che significa "ospedale controllato dalla camorra?" Che il clan  condizionava la gestione funzionale della struttura ospedaliera. Tutto ciò che poteva portare soldi – soprattutto le forniture e le scorte di magazzino – era nella sfera d'influenza dell'organizzazione criminale. Tutto ciò che poteva servire in supporto alle attività criminali – come ad esempio certificati e referti per le truffe alle assicurazioni – era pilotato da boss e affiliati. La camorra guadagnava perfino lucrando sulle liste d'attesa per visite e interventi: chi voleva farli prima doveva pagare. Era dall'ospedale San Giovanni Bosco (che un tempo veniva chiamato "il Nuovo Pellegrini") che arrivavano i "kit dell'omicidio": con guanti sterili per eliminare tracce in caso di delitti.

Mercoledì 12 giugno 2024, a cinque anni dalla prima inchiesta, si è aperto un nuovo importante capitolo di questa inchiesta su ospedali e camorra: i carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, stanno eseguendo 11 arresti (8 in carcere e 3 ai domiciliari) e diversi sequestri nei confronti di esponenti dell'organizzazione malavitosa. Uno dei personaggi chiave all'interno dell'inchiesta è tale Gennaro Manetta, detto Maradona, ufficialmente impiegato nel settore pulizie dell'ospedale ma in realtà uomo dei Contini.

Gli investigatori sono riusciti a delineare anche i rapporti con gli altri clan della galassia criminale partenopea. I Contini avevano fittiziamente intestato due società di noleggio auto a dei prestanome, le cosiddette "cape ‘e lignamme" (teste di legno), persone appositamente reclutate e pagate per eludere  eventuali provvedimenti di sequestro da parte dell'autorità giudiziaria.

L'ospedale San Giovanni Bosco
L'ospedale San Giovanni Bosco

Storia dell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli

L'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli (via Filippo Maria Briganti) è uno dei presidi ospedalieri fondamentali della zona che va verso l'area Nord di Napoli. Durante la pandemia è stato convertito in Covid Hospital e il suo Pronto soccorso non non ha più riaperto i battenti. Motivo ufficiale? Carenze di personale. Ad oggi potremmo definirlo come una  struttura per il trasferimento secondario di pazienti provenienti da altri presidi della Asl nella fase post acuta. L'unico reparto ad accesso diretto è la Ginecologia.

Edoardo Contini 'o Romano, ai vertici dell'Alleanza di Secondigliano
Edoardo Contini ‘o Romano, ai vertici dell'Alleanza di Secondigliano

I Contini, storico clan della camorra napoletana

Il clan Contini, fondato da Eduardo detto ‘o romano, è uno dei sodalizi storici della camorra napoletana, componente di rango dell'Alleanza di Secondigliano insieme a Mallardo e Licciardi, nato alla fine degli anni Ottanta e capace di controllare una buona parte della città. I Contini "operano" nei quartieri San Giovanniello, Borgo San Antonio Abate, Ferrovia, Vasto-Arenaccia, Stadera-Poggioreale e Rione Amicizia.

Già nel 2019 il clan era finito al centro di una maxi operazione che coinvolse l'intera Alleanza di Secondigliano, e cioè anche le famiglie Licciardi e Mallardo, durante la quale vennero notificate da Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Dia ben 126 misure cautelari (89 in carcere e 36 ai domiciliari e un divieto di dimora in Campania) insieme con un sequestro di beni in tutt'Italia da 130 milioni di euro.

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