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L’ospedale Ascalesi fu base operativa del clan: summit tra boss e armi nascoste

L’ospedale Ascalesi era stato una base logistica del clan Stolder, dove nascondersi e incontrare i vertici degli altri clan: lo rivela il pentito Ferraiuolo.
A cura di Nico Falco
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L'ospedale Ascalesi era stato una delle basi logistiche del clan Stolder del centro di Napoli, dove nascondersi dalle ricerche delle forze dell'ordine ma anche dove incontrarsi coi vertici degli altri clan. Retroscena che emerge dall'ordinanza contro il clan Mazzarella, emessa dal gip di Napoli (su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia) ed eseguita dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli.

Nell'ordinanza si fa riferimento ai verbali del collaboratore di giustizia Maurizio Ferraiuolo, fratello di Massimo, quest'ultimo tra gli indagati della misura eseguita oggi. E la vicenda ricorda anche il "controllo" che esercitava l'Alleanza di Secondigliano nell'ospedale San Giovanni Bosco, anche quello svelato dagli inquirenti.

Nel 2010, appena scarcerato, Maurizio Ferraiuolo aveva costituito un proprio gruppo criminale, nato dalle ceneri del clan Stolder, con l'obiettivo di prendere il controllo di Forcella e della zona della Maddalena.

L'ospedale Ascalesi base logistica del clan

I verbali risalgono al 24 settembre 2012 e riguardano alcune riunioni che Ferraiuolo aveva tenuto con il boss Luciano Mazzarella e con Carmine Montescuro, quest'ultimo egemone col suo clan nel rione Sant'Erasmo. "Io ho avuto sempre appoggio nell'ospedale Ascalesi – dice il pentito – dove dormivo quando dovevo sottrarmi alle ricerche dell'autorità o ero in pericolo per faide interne alla criminalità organizzata. Talvolta nascondevo armi o mi incontravo con esponenti di altri gruppi criminali. Ricordo, per esempio, di avere fatto alcune riunioni con Luciano Mazzarella ed Andrea Ottaviano".

Grazie ad appoggi interni Ferraiuolo avrebbe utilizzato i locali dell'ospedale "per effettuare riunioni significative con altri esponenti della criminalità organizzata, trattandosi per altro di un luogo molto sicuro. A titolo esemplificativo posso far riferimento ad una riunione con Zi' Menuzzo, ossia Montescuro Carmine, che aveva il compito assai difficile di cercare di stabilire una pace al conflitto armato che da qualche tempo stava imperversando con il gruppo Mazzarella".

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