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L’operaio Giovanni Carpinelli morto dopo la caduta dalla pala eolica, lutto a Benevento

L’operaio, originario di Benevento, è morto dopo una caduta di 30 metri. Lutto nel Sannio.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Lutto a Benevento per la morte di Giovanni Carpinelli, operaio metalmeccanico di 33 anni, morto ieri mattina, dopo essere caduto per 30 metri da una pala eolica che era alta complessivamente 112 metri. L'incidente sul lavoro è avvenuto tra le contrade Ranchibilotto, Ulmi e San Nicola, a Salemi, in provincia di Trapani, in Sicilia. Il 33enne era dipendente della ditta Ivpc service srl di Benevento, che operava in sub-appalto per il montaggio meccanico. La morta del giovane lavoratore ha scosso tutta la comunità sannita, che si è stretta nel cordoglio attorno alla famiglia, in queste ore difficili di grande dolore.

L'operaio era originario di Benevento

L'incidente è avvenuto all'interno del parco Erg 69 di contrada Ranchibilotto, sul Palo 3. Si tratta di una nuova installazione di pale eoliche. Il corpo dell'operaio, dopo la caduta, si è fermato a circa 48 metri d'altezza, dove poi è stato recuperato dai vigili del fuoco. La società Ivpc service fa parte del Gruppo Ivpc, con sede operativa a San Marco dei Cavoti, in provincia di Benevento.

È considerata una azienda leader del settore delle energie rinnovabili per sviluppo, progettazione, costruzione, gestione e manutenzione di parchi eolici e fotovoltaici. Il marchio Ivpc è divenuto un brand internazionale, strutturato in 12 società, una delle quali è appunto la Ivpc service, che conta oltre 140 dipendenti. Si occupa di progettare e realizzare impianti per la produzione, la trasformazione, il trasporto, nonché la distribuzione e la vendita, di fonti rinnovabili di energia, a cui si aggiunge la relativa gestione e manutenzione degli impianti.

Il cordoglio dei sindacati

La segretaria generale della Cgil, Liria Canzoneri, e il segretario provinciale della Fiom Cgil, Giuseppe Bucca, hanno dichiarato:

"A nome di tutta la Cgil, esprimiamo profondo cordoglio alla famiglia del giovane operaio Giuseppe Carpinelli. È il momento – proseguono – di dire basta, di passare dalle parole ai fatti. Attendiamo che la magistratura faccia chiarezza sulla dinamica dell'incidente, ma è indispensabile una stretta sui controlli e una serrata azione di vigilanza nei cantieri, soprattutto, all'interno delle aziende in sub appalto dove, troppo spesso, si celano sfruttamento, lavoro precario e non sicuro".

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