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Trasporto pubblico a Napoli

L’odissea dei pendolari, tra treni cancellati e in ritardo: riuscire ad arrivare a Napoli da Aversa è un’impresa

Migliaia di persone che ogni giorno si spostano dalla Terra di Lavoro verso il capoluogo partenopeo affrontano una sfida visto lo stato delle ferrovie e della metro Nord.
A cura di Vincenzo Piccolo
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Trasporto pubblico a Napoli

Sono già le 7 di mattina quando Rosa esce di casa per andare alla stazione di Aversa, dista da casa sua appena 5 minuti e spera di riuscire a prendere il treno delle 7 e 21 per Napoli Centrale. "Spera" non perché sia nel rischio di perderlo ma perché, come quasi tutti i giorni, il viaggio dei pendolari che da queste zone si spostano verso il capoluogo campano è diventato un'odissea quotidiana.

Quando il treno è già in ritardo di mezz'ora non è una novità «Gli altri che incontro ogni giorno sui binari ci sono abituati, ma io no – dice Rosa già esausta – per fortuna dovrò farlo per poco». Rosa vive a Milano, è da lì che è tornata nella sua terra di origine per fare un tirocinio a Napoli. «È incredibile che un abbonamento mensile treno+metro per la mia tratta mi costi 57,50 euro e non mi assicura nemmeno gli spostamenti, a Milano con questi soldi ci pago 3 mesi». Eh sì, perché l'abbonamento studenti nel capoluogo lombardo cosa 22 euro al mese.

 Spesso al ritorno ci vediamo cancellare direttamente i treni e dobbiamo capire come fare per tornare a casa. Nella maggior parte dei casi prendo quello per Benevento che ferma anche ad Aversa. Poi aggiungono tutte le altre fermate prima di Aversa e per gli altri viene messo a disposizione un bus fino a Villa Literno. Non abbiamo potere decisionale sui nostri spostamenti, bisogna essere capaci di cambiare itinerario di volta in volta. È una bella palestra

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La testimonianza di Rosa è solo una delle tante storie di quelle persone che ogni giorno, per lavorare o per studiare, si spostano verso Napoli senza avere la certezza di arrivare a destinazione o di tornare a casa in tempo la sera. L'hinterland della metropoli napoletana è quello più densamente popolato d’Europa: Frattaminore, Casoria, Aversa, Sant'Antimo e Sant'Arpino sono tra i comuni più densamente popolati d'Italia, superano ampiamente i 5mila abitanti per chilometro quadrato.

Lo stesso vale per le zone dell'Agro Aversano e Terra di lavoro che meriterebbero collegamenti efficienti, stabili e sicuri visto l'afflusso di passeggeri che portano alle ferrovie campane. Invece sul sito di Trenitalia già è stata annunciata un'interruzione di servizio per il 9 e 10 settembre sulla tratta Napoli Campi Flegrei e Villa Literno per, si legge, "lavori di manutenzione straordinaria".

Un discorso a parte meriterebbe il collegamento Metro Nord Piscinola-Aversa a cui, nonostante sia attivo ormai da tempo, le persone continuano a preferire le ferrovie. Visto che al 2023, dopo circa 14 anni dall'ultima estensione, c'è ancora un solo treno in servizio che passa ogni mezz'ora. Minuti di vita persi sui binari da chi è costretto a farlo sia per lavoro, sia per necessità, sia per dovere.

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