Lockdown a Ticciano, frazione del comune di Vico Equense (Napoli)
Il sindaco di Vico Equense (Napoli), Andrea Buonocore, ha firmato un'ordinanza con la quale si vieta "ogni tipo di spostamento all'interno del perimetro abitato della frazione Ticciano, nonché in entrata ed in uscita dall'abitato stesso, ad eccezione di spostamenti determinati da situazione di urgente necessità per approvvigionamento viveri e medicinali, da parte di soggetti non sottoposti ad isolamento". Nessuno, quindi, potrà uscire dal territorio della frazione se non per casi di urgenza. Solo un componente del nucleo familiare potrà uscire di casa per rifornimenti alimentari o di farmaci. A Ticciano potranno aprire solo negozi che vendono generi alimentari con apertura alle ore 7 e chiusura intorno alle ore 19. Dovranno restare chiuse, invece, tutte le attività di somministrazione (bar, ristoranti, locali). Potranno rimanere aperte le pizzerei, ma solo per la consegna a domicilio. Non sarà consentito spostarsi neanche per raggiungere il proprio luogo di lavoro. L'ordinanza resterà in vigore fino al prossimo 24 ottobre. Su 600 abitanti sarebbero oltre 20 i cittadini positivi a Covid-19
L'ordinanza del sindaco di Vico Equense: lockdown a Ticciano
Il testo dell'ordinanza del sindaco:
In considerazione dell’ormai accertato alto numero di contagiati della frazione Ticciano e al fine di evitare l’aggravarsi della già precaria situazione, da oggi e sino al 24 ottobre, si è ritenuto di vietare qualsiasi spostamento all’interno dell’abitato di Ticciano nonché l’entrata e l’uscita dalla comunità stessa se non per gravi ed urgenti necessità.
Tutti i residenti della frazione devono sottoporsi a tampone domiciliare secondo i protocolli Covid.
Sono chiuse tutte le attività commerciali ad eccezione dei generi alimentari che devono chiudere alle ore 19.
La pizzeria può effettuare solo consegna a domicilioOgni richiesta o informazioni, deve essere inoltrata all’indirizzo mail coc@comunevicoequense.it.
Sono state informate l’Unità di Crisi della Regione Campania, la Prefettura, la Questura e il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl.