Lo stipendio per il fattorino a Napoli è una misera paghetta: 150 euro per 6 giorni a settimana
L'annunciato addio al Reddito di cittadinanza sta riportando il mercato del lavoro napoletano nella condizione che ben conosciamo e che decine di anni fa descrisse magistralmente Massimo Troisi: «Lavoro nero, lavoro a cottimo, a Napoli il lavoro è sempre con qualcosa vicino, mai lavoro e basta…».
E così, aumentano le segnalazioni di offerte al limite tra l'indecenza e il reato (poiché trattasi quasi sempre di lavoro senza contributi, né assicurazione né contratto regolare). Insomma, una sorta di "paghetta" a fine settimana, elargita sul ricatto che si basa su una carenza storica di offerta all'ombra del Vesuvio e sul fatto che entro il 2023, Giorgia Meloni dixit, «il Reddito di cittadinanza sarà abolito».
Così, capita che qualcuno a Melito di Napoli, cittadina attaccata a Scampia, area Nord, offra un impiego da «fattorino», per sei giorni a settimana, cinque ore di lavoro pomeridiano e notturno, dalle ore 18, alle ore 23 offra 150 euro a settimana per 4 ore di lavoro al giorno, trenta al dì.
Cinque euro all'ora, cena ‘concessa' soltanto a fine servizio e due postille strane: «Tipo di contratto da concordare e paga da concordare col titolare». In che senso, visto che non esistono contratti dalla paga così vergognosa?