Lo chef Alfonso Porpora morto in un incidente sulla statale Vesuviana, lascia la moglie e una bimba
La sua motocicletta è stata centrata da un'automobile sulla statale Vesuviana, all'ingresso di Scafati. Uno schianto terribile, che non gli ha lasciato scampo: Alfonso Porpora, giovane chef originario di Gragnano, in provincia di Napoli, è stato disarcionato ed è finito violentemente a terra. All'arrivo dei soccorsi era già morto. L'uomo, molto noto nel Napoletano ed anche in Costiera Amalfitana, viveva ad Agerola; lascia la moglie e una bimba. Sull'accaduto la Procura di Nocera Inferiore ha aperto una inchiesta, la salma è stata trasportata all'obitorio di Sarno a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Il grave incidente è avvenuto oggi, 23 settembre, mentre il 40enne stava andando al lavoro; era executive chef del ristorante Leonessa PastaBar, al Cis di Nola. La dinamica non è stata ancora del tutto chiarita. In base alle prime ricostruzioni, tuttora al vaglio degli inquirenti, Porpora si trovava in sella alla sua motocicletta, una Honda X-ADV, all'ingresso di Scafati della statale 268 quando è stato colpito da un'automobile. I soccorsi sono arrivati poco dopo, ma per lo chef non c'è stato nulla da fare: è probabilmente stato ucciso sul colpo dalle gravi ferite riportate nell'impatto col veicolo e poi col suolo. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine per la ricostruzione dell'incidente.
Dopo il diploma all'alberghiero di Vico Equense, Porpora aveva continuato il suo percorso di formazione, durante il quale aveva acquisito una notevole esperienza, lavorando in molti ristoranti rinomati. Era stato ai fornelli delle cucine di bordo di Costa Crociere e Msc, di Ciccio Mare e Terra di Amalfi, del Sant Pietro di Positano, del ristorante Quattro Passi di Nerano e di L'altro Vissani a Todi; aveva lavorato anche al St. Hubertus sulle Dolomiti, tra i celebri ristoranti tre stelle Michelin italiani. Dal marzo 2018 era al PastaBar Leonessa di Nola.