Campi Flegrei

Livelli di allerta Campi Flegrei, ecco come cambiano le fasi operative. “Ma non siamo in pre-allarme”

Restano 4 i principali livelli d’allerta ai Campi Flegrei, ma ci sono più fasi operative a seconda della gravità della situazione vulcanica.
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I livelli per l'allerta vulcanico ai Campi Flegrei resteranno sempre quattro, contrassegnati dai colori che abbiamo imparato a conoscere negli anni: verde (quiescenza)  giallo (attenzione); arancione (pre-allarme) e rosso (allarme). La novità, emersa nel confronto di oggi alla Protezione Civile nazionale col capo dipartimento Fabio Ciciliano ed Eugenio Coccia presidente della commissione Grandi Rischi è che all'interno di questi 4 livelli ci saranno diversi sotto livelli.

Sono necessari, soprattutto nel "salto" dall'attuale livello giallo, quello in cui è ora la caldera vulcanica flegrea all'attuale livello arancione di pre-allerta che prevede misure molto più stringenti come le evacuazioni. È stata ravvisata la necessità di almeno due ulteriori fasi operative intermedie, pur sotto il cappello dello stesso livello di allarme. «Al momento – spiega Coccia – siamo in una fase di attenzione e non di una di pre allarme. È una situazione che potrebbe prolungarsi nel tempo, regredire a un livello più basso o anche peggiorare, l'importante è essere preparati».

Dunque, cosa cambia nell'allerta vulcanica ai Campi Flegrei? Raddoppiano le fasi operative al livello giallo a seconda della crescente gravità, idem per il livello arancione. La Protezione Civile ha oggi diffuso una bozza di schema molto utile (non ancora in vigore) per capire quali sono i cambiamenti proposti e previsti.

Livello d'allerta vulcanica giallo ai Campi Flegrei

Nella fase di attenzione (livello di allerta giallo) la fase operativa 1 di «disequilibrio debole» prevede intensificazione dell’attività di monitoraggio e sorveglianza scientifica; verifica ed eventuale aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile; accordo informativo istituzionale,  attività di formazione agli operatori.

Nella fase operativa 2 del livello giallo, ovvero «disequilibrio medio» quando la velocità di sollevamento della caldera aumenta e  i terremoti sono più frequenti e intensi, scatta l'ulteriore intensificazione del monitoraggio e della sorveglianza scientifica, ci sono le esercitazioni, il potenziamento delle attività di informazione alla popolazione.

La proposta di strategia di pianificazione di Protezione Civile ai Campi Flegrei per rischio vulcanico
La proposta di strategia di pianificazione di Protezione Civile ai Campi Flegrei per rischio vulcanico. È una proposta, non è ancora in vigore

Livello d'allerta vulcanica arancione ai Campi Flegrei

Poi c'è il livello di allerta arancione. Fase 1, «disequilibrio forte» e scatta il pre-allarme.  Cosa succede? Dichiarazione dello stato di emergenza  nazionale;  attivazione dei CAS (Centri di Accoglienza Straordinari) per la popolazione evacuata; applicazione delle misure di sicurezza;
messa in sicurezza e evacuazione di ospedali, residenze assistenziali e istituti penitenziari; limitazioni agli accessi turistici e agli eventi di massa;
allontanamento volontario di chi risiede nella zona di maggior impatto dei fenomeni;  attuazione delle misure previste nei piani di settore per le aree esterne alla zona rossa e attivazione della Di.Coma.C (Direzione di Comando e Controllo).

Anche nel livello arancione c'è un secondo scalino: «Disequilibrio molto forte». Prevede l'allontanamento della popolazione dalle aree maggiormente esposte all’impatto dei fenomeni nella Regione Campania, comunque in aree esterne alla zona rossa e vulcanica e le misure finalizzate all’evacuazione totale della zona rossa flegrea.

Il livello rosso è l'ultimo, il più grave, quello pre eruttivo. Lì non c'è altro da fare, ovvero «si allontana con misure specifiche tutta la popolazione della zona Flegrea». E ci si augura di non vederlo mai.

ha collaborato Simona Berterame

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