Scontri tra tifosi di Napoli ed Eintracht Francoforte prima e dopo la partita di Champions League al Maradona con la città messa a ferro e fuoco: nella notte le forze dell’ordine hanno arrestato 5 tifosi partenopei 3 tre tedeschi. Intanto gli ultras del Francoforte sono poi stati scortati in bus verso Roma e Salerno, qui sono stati identificati dalle forze dell'ordine, prima del rientro in Germania.
Il Prefetto Palomba sui disordini: "Non c'è stato in nessun momento un contatto tra le due tifoserie. Ma ci sono stati tentativi di sfondamento. Si è deciso di seguire il corteo e accompagnarli perché questo consentiva un maggiore controllo delle forze dell'ordine".
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, è intervenuto duramente su quanto accaduto, attaccando il Presidente della Uefa Aleksander Ceferin: "Le sue dichiarazioni sono inaccettabili perché partono da un pregiudizio, come se a Napoli fossero tutti delinquenti e chi arriva qua è invece santo. Non è vero". Ceferin, martedì, aveva definito una "situazione intollerabile" e "una decisione sbagliata" il divieto alla trasferta a Napoli per i tifosi tedeschi imposto dalla Prefettura di Napoli per motivi di ordine pubblico. Manfredi ha anche chiesto il pagamento dei danni e ristori per i commercianti danneggiati.
Cos'è successo: i tifosi della squadra tedesca, che ieri mattina avevano sfilato nel centro città, sono stati presi d'assalto dagli ultras napoletani a piazza del Gesù poco dopo le ore 16. Partite sassaiole, lancio di oggetti ed auto della polizia incendiate. I tedeschi hanno forzato il blocco degli agenti, dando il via agli scontri.
Nuovi momenti di tensione si sono vissuti al termine della gara nella zona dell'hotel Continental che ha ospitato i tifosi tedeschi, tra via Chiatamone e Santa Lucia. I tifosi del Napoli hanno tentato l’assalto: ferito lievemente un carabiniere, altri 8 feriti trasferiti al Pronto Soccorso del Pellegrini tra cui un tedesco con ferite da taglio.
Si fa la conta dei danni: ritrovati petardi inesplosi, auto distrutte e arredo urbano vandalizzato.
I video degli scontri tra i tifosi di Eintracht e Napoli
Scontri Napoli-Eintracht, intossicati giornalisti e poliziotti
Diversi tra agenti e giornalisti sono rimasti intossicati per il lancio di razzi e lacrimogeni nel corso degli scontri a calata Trinità Maggiore, scoppiati tra poliziotti e tifosi del Napoli dopo che i supporter azzurri, nel tentativo di raggiungere quelli dell'Eintracht, hanno sfondato lo sbarramento posto prima di piazza del Gesù. Sono state danneggiate varie automobili appartenenti a semplici cittadini, una volante della Polizia di Stato è stata data alle fiamme ed è andata completamente distrutta.
Forti danni dopo gli scontri: incendiate volanti e auto dei cittadini, distrutto l'arredo urbano
Gli scontri tra i tifosi del Napoli e la polizia, asserragliata in piazza del Gesù, dove si erano concentrati i tifosi tedeschi, sono al momento terminati. Si sono però registrati momenti di forte tensione e caos nella piazza del centro storico di Napoli e nella vicina via Monteoliveto. Durante i tafferugli sono stati ingenti i danni provocati: una volante della Polizia di Stato è stata data alle fiamme, mentre altre auto e scooter che erano parcheggiati in strada sono stati danneggiati. Ingenti danni anche all'arredo urbano, così come ai suppellettili dei tanti locali che sorgono nella piazza. La polizia è stata costretta a utilizzare i lacrimogeni per disperdere il capannello dei tifosi partenopei, che cercavano lo scontro con quelli dell'Eintracht.
Napoli-Eintracht, scontri tra i tifosi prima della partita
Scontri tra le tifoserie di Eintracht e Napoli prima della partita degli ottavi di finale di Champions League. Inutile dirlo, in gran parte di quella zona traffico veicolare paralizzato. E sull'argomento interviene Nino Simeone, consigliere comunale e presidente della commissione Trasporti:
Non sono bastati i provvedimenti della Prefettura, così come non sono bastati gli episodi di aggressione subiti dai tifosi partenopei in occasione dalla partita di andata di Champions League a Francoforte.
Oggi, come ampiamente previsto, si assiste a cortei di centinaia ultras tedeschi, a cui si sono aggiunti, per dare manforte, anche esponenti del tifo nostrano, che marciano compatti lungo le vie del centro storico e del lungomare di Napoli, urlando insulti e cercando la provocazione per creare scontri e tafferugli. Un'intera città sotto assedio, decine di poliziotti schierati in tenuta antisommossa, negozianti costretti a blindarsi nei loro locali.
Ho appena chiesto a tutti i capigruppo del Consiglio comunale ed ho ottenuto la sottoscrizione di una lettera, di ferma condanna rispetto a quanto sta avvenendo in città in queste ore, da trasmettere al Ministro dell'Interno, al Prefetto, al Questore ed anche al Sindaco di Napoli. Siamo ostaggi a casa nostra. Che vergogna.