Litiga col vicino per il parcheggio dello scooter e lo accoltella, fermato per tentato omicidio
Il vicino di casa gli aveva spostato il motorino parcheggiato, c'era stato un primo litigio e qualche ora dopo, quando i due si erano incontrati, era scattata la rissa con l'accoltellamento. È il retroscena, ricostruito dai poliziotti, del grave ferimento di un uomo, finito in ospedale in pericolo di vita per quattro fendenti all'addome. Il presunto responsabile è stato rintracciato poche ore dopo: si tratta di un 42enne con precedenti di polizia, sottoposto a fermo per tentato omicidio e, dopo la convalida, trasferito in carcere.
L'intervento dei poliziotti risale alla notte tra martedì 12 novembre e mercoledì, nell'ospedale Moscati di Aversa (Caserta): era appena arrivato un uomo in gravi condizioni per diversi fendenti all'addome. Gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli avevano accertato che l'aggressione si era consumata davanti ad un bar di via Giulio Cesare, a Melito (Napoli), e che ad aggredire la vittima era stato un suo conoscente, con cui già c'erano state precedenti discussioni. Una, in particolare, era avvenuta la mattina precedente nei pressi della sua abitazione.
A scatenarla, sarebbe stato il parcheggio di uno scooter. Il 42enne, uscito dall'edificio dove era andato in visita ad alcuni parenti, avrebbe trovato il veicolo spostato e se la sarebbe presa con l'uomo, anche lui residente in quel palazzo, prendendo a calci la sua automobile. Sarebbe volato qualche insulto, qualche minaccia, ma la cosa si sarebbe fermata lì. In serata, però, i due si sarebbero incontrati fortuitamente davanti al bar e il litigio si sarebbe riacceso.
Nel parapiglia il 42enne avrebbe afferrato un oggetto appuntito da terra e si sarebbe scagliato contro l'altro, sferrando i quattro fendenti all'addome. I poliziotti sono riusciti a risalire all'identità del presunto responsabile e lo hanno rintracciato poco dopo in via Ticino, a Melito di Napoli. Mercoledì si è tenuta l'udienza di convalida e il 42enne è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere.