L’ironia del generale: “ll giorno in cui l’intelligenza artificiale ci fotterà come un napoletano andremo a casa”
Il generale Luca Goretti, Capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare italiana, ha cercato il colpo ad effetto. Al termine del discorso per il centenario del «Ruolo delle armi» lo scorso 9 maggio, ha puntato sull'ironia o almeno ha cercato di farlo.
Il risultato? Evidentemente avrà strappato un sorriso a qualcuno, non a tutti, visto che ha tirato in ballo uno stereotipo, quello del napoletano truffatore, degno di un bel film come "Pacco, doppio pacco e contropaccotto" di Nanni Loy ma non certo di una realtà dei fatti uscita dalla bocca di un uomo con la divisa militare e il tricolore italiano sul petto.
Cosa ha detto il generale? Durante l'evento romano, all'interno dell'aeroporto militare "Francesco Baracca" di Centocelle, ripreso in video e trasmesso in streaming, Goretti ha parlato dell'intelligenza artificiale e delle future sfide che attendono anche i militari su quest'aspetto. Ed ha ironizzato sulle capacità dell'intelligenza artificiale tirando in ballo i napoletani: «Credo che non riuscirà mai a battere un napoletano. Il giorno in cui l’IA riuscirà a fotterci come un napoletano che scambia una radio con un mattone, allora sì che è meglio andare a casa. Ma sono convinto che questo non accadrà mai».