Lino Apicella, il poliziotto morto in servizio un anno fa, nei disegni dei bimbi di Secondigliano
Ad un anno dalla morte di Pasquale Apicella, il poliziotto di Napoli rimasto ucciso mentre era in servizio proprio il 27 aprile del 2020, i bambini di Secondigliano suo quartiere natale lo hanno omaggiato con una serie di disegni. Gli scatti sono stati diffusi dalla Questura di Napoli: i bambini di Secondigliano hanno ritratto il giovane poliziotto napoletano ricordandone così la memoria dodici mesi dopo la tragica notte in cui perse la vita. "Oggi ricorre il primo anniversario della scomparsa del nostro collega Lino Apicella", scrive la Questura di Napoli, "caduto nell'adempimento del dovere".
"Lo ricordiamo", proseguono dal palazzo di via Medina, "con i disegni di alcuni bambini di Secondigliano , il quartiere in cui lui era nato, che hanno partecipato ad un’iniziativa di legalità ispirata a questo poliziotto speciale". Giuliana Ghidotti, vedova di Pasquale "Lino" Apicella, è diventata poliziotta a sua volta, dopo aver terminato il corso di formazione. "La mia speranza è riuscire a portare la divisa per cui lui ha creduto fino alla fine", aveva detto nei giorni successivi alla morte del marito. Speranza che poi si è realizzata per lei, che oggi indossa fieramente la divisa di Polizia. La sua morte portò ad una forte commozione tutta Italia: Apicella morì nel tentativo di sventare una rapina, quando la sua volante si schiantò contro una vettura (risultata poi essere rubata) con a bordo quattro persone che poco prima avevano tentato il furto del bancomat di una filiale del Credit Agricole in via Abate Minichini, non distante da piazza Carlo III. Lo schianto avvenne su Calata Capodichino attorno alle 4 di notte, quando Napoli e l'Italia intera erano ancora in pieno lockdown.
Anche il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha voluto omaggiare Lino Apicella nell'anniversario della sua morte, ricordando che "è passato un anno dalla tragica scomparsa dell'Assistente della Polizia di Stato Pasquale Apicella, deceduto a Napoli mentre era alla guida di una volante travolta dall'auto di alcuni malviventi in fuga. Non dobbiamo mai dimenticare", ha aggiunto ancora la Lamorgese, "il sacrificio di chi ha perso la propria vita per tutelare la sicurezza e la legalità in un territorio difficile. Rinnovo il mio sentimento di solidarietà alla famiglia di questo servitore dello Stato e la mia vicinanza alla moglie, che, di recente, è entrata nella grande comunità della Polizia della quale il marito ha fatto parte con coraggio e con orgoglio".