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Whirlpool chiude a Napoli, la rabbia degli operai

L’ex Whirlpool di Napoli assegnato alla TeaTek, completata la procedura

La TeaTek ha formalmente rilevato lo stabilimento ex Whirlpool di via Argine: tra i requisiti, il riassorbimento degli oltre 300 dipendenti.
A cura di Nico Falco
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Oggi, nel corso di un incontro al Mimit (ministero delle Imprese e del Made in Italy), è stata completata la procedura formale dell'assegnazione, da parte della Zes Campania, dell'ormai ex stabilimento Whirlpool di via Argine, a Napoli, al gruppo TeaTek, azienda che ha presentato le principali direttive del piano industriale per il rilancio per portare avanti il processo di reindustrializzazione del sito produttivo. Lo comunica il ministero delle Imprese e del Made in Italy al termine del lavoro con i rappresentati delle istituzioni locali, dell'azienda e delle organizzazioni sindacali.

Durante la riunione Fausta Bergamotto, sottosegretario con delega alle crisi industriali, ha ribadito la necessità che siano rispettati tutti i criteri di assegnazione del bando, che comprendono la riattivazione del sito industriale, eventuali attività di bonifica e, naturalmente, il riassorbimento totale degli ex dipendenti Whirlpool, licenziati con la dismissione dello stabilimento.  La TeaTek ha chiesto tempo per valutare eventuali strumenti sociali e finanziari a supporto del rilancio del sito, il tavolo è stato aggiornato tra 4 settimane.

Il progetto per il sito napoletano si articola in tre parti: la prima è la produzione di componenti metalliche per la realizzazione di inseguitori solari, che dal 2025 dovrebbe impiegare a regime 172 risorse e potrebbe essere svolta in partnership con importanti produttori stranieri; la seconda, che dal 2025 dovrebbe impiegare 90 risorse, consiste nella produzione di power skid, ovvero cabine di trasformazione per impianti fotovoltaici; la terza consiste, infine, nella creazione di un laboratorio di ricerca sulle tecnologie rinnovabili con annessa una piccola linea di produzione per fotovoltaici stradali al fine di sperimentare nuove soluzioni per le smart city che assorbirà i lavoratori rimanenti. Gli investimenti preventivati ammontano a 25-28 milioni di euro, l'installazione dei macchinari per l'avvio della produzione dovrebbe richiedere 9 mesi.

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