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Lettera di un napoletano a Kvaratskhelia: Mi hai fatto amare la Georgia, ma non hai capito noi partenopei

Kvara, non solo calciatore del Napoli, ma anche sportivo capace di avvicinarmi ad un Paese che non conoscevo: lettera al calciatore in partenza dalla città.
A cura di Redazione Napoli
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di Ugo Di Fenza

Khvicha per me non è solo un giocatore del Napoli a cui era affezionato
Khvicha è un giocatore che mi ha avvicinato a un Paese che non conoscevo.

Al suo arrivo ho iniziato a vedere la bandiera crociata di San Giorgio nei bassi di Napoli, una bandiera che non riconoscevo e che pian piano mi ha avvicinato a una comunità, quella georgiana, che a Napoli è numerosa e che prima del suo arrivo confondevo con altri paesi dell’est.
La Georgia invece ha una storia a sé, un alfabeto diverso, una religione diversa.

Ho realizzato due reportage sul calcio e la Georgia.
Il primo video, sottolinea quanto lo scudetto vinto a Napoli abbia unito i napoletani e i georgiani, il secondo, come prosieguo naturale della storia, sulla voglia d'Europa sia calcistica che politica del popolo georgiano.

Alcuni amici georgiani mi hanno coinvolto nel doppiaggio di un piccolo ruolo in un famoso corto georgiano sul calcio “Feola”.

Sono stato in Georgia, ho mangiato il khachapuri e abitualmente uso il tekhmali (salsa di coriandolo) sul pollo.

Frequento una ragazza georgiana che mi ha insegnato un po' di parole (anche non piacevoli) e oggi l’unica parola che mi viene in mente è boghma, rancore. Perché, per quanto tu sia giovane, Kvara, dovresti sapere che hai avuto un peso per la tua gente e per quella di Napoli e che questa tua fuga improvvisa e disamorata mi fa pensare che non hai mai capito e non hai mai visto cosa è successo in alcuni quartieri di Napoli quando i georgiani indossavano una maglia metà azzurra e metà con i colori bianco crociati della Georgia.

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«Ma Khvicha Kvaratskhelia è solo un giocatore! Siete malati per il calcio!»

Per chi pensa che il calcio sia solo calcio, voglio ricordare che Khakhaber Khaladze, giocatore del Milan anni '90 e primo giocatore georgiano in Italia, oggi è sindaco di Tblisi, capitale della Georgia, ed è complice di repressioni anti europeiste.

Il calcio, per quanto sia solo un gioco, è importante negli equilibri della nostra società e un arrivo o un addio di un calciatore ha un valore diverso a seconda del paese di provenienza
Non voglio pensare che i soldi valgano sempre più di tutto questo, voglio pensare che hai sbagliato e che sai quanto ci hai deluso, perché come simbolo di uno stato di 4 milioni di abitanti, sai sicuramente cosa significa "senso di appartenenza" e il nostro, lo hai ignorato.

Gamarjoba e… grazie per il terzo scudetto

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