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Chi era Lello Acampora, il rider di 50 anni morto sullo scooter. La figlia: “Fa male tornare a casa senza di te”

Commovente il messaggio della figlia di Lello Acampora, il rider di 50 anni investito da un treno della Circumvesuviana.
A cura di Valerio Papadia
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Raffaele "Lello" Acampora
Raffaele "Lello" Acampora

Una famiglia distrutta e una intera comunità in lutto per la morte di Lello Acampora, 50 anni, di professione rider, che nella serata di ieri è stato investito da un treno della Circumvesuviana mentre attraversava i binari a bordo del suo scooter, tra Boscoreale e Scafati, a cavallo tra le province di Napoli e Salerno.

Originario di Sant'Antonio Abate, Raffaele – che tutti chiamavano Lello – faceva il rider per mantenere la sua famiglia: Nunzia, sposata ormai oltre 30 anni fa, e le loro figlie, una laureata qualche anno fa, l'altra ancora studentessa.

Benvoluto da molti, che lo descrivono come sempre gentile ed educato, Lello era un grande lavoratore e aveva una passione sfrenata per la Juventus, sua squadra del cuore. «Nessuno ci tutela e nessuno ci offre di meglio», si sfoga una sua amica, Oriana, commemorando l'uomo morto in una notte di gennaio mentre faceva le consegne per le app di food delivery.

E proprio una delle figlie del rider 50enne, a distanza di poche ore dalla morte, ha voluto tributare a Lello un commosso e commovente addio. La ragazza ha pubblicato una foto di famiglia su Facebook e ha scritto:

Non ci credo ancora, speravo tanto che questa orrenda notizia fosse stato un errore, uno sbaglio.

Non può essere vero, non è vero che non esisti più, non è vero che non ci sei più con noi, non è vero che non ci sarai più, non è vero che non ci sarai il giorno della mia laurea, non è vero che non ci sarai al mio matrimonio, non è vero che non conoscerai i miei figli e che loro non conosceranno te..!

Non doveva succedere… stavi lavorando come ogni giorno, ininterrottamente e avevi ancora tanta forza di andare avanti, ma è bastato poco per farti perdere questa forza. Non volevo che succedesse questo, soprattutto ora che mi trovo lontano e sto per tornare a casa dalla nostra famiglia, non vi vedevo da una settimana e sto male.

Fa male non averti potuto più vedere e tornare a casa senza di te. Spero che un giorno ci incontreremo di nuovo e poterti abbracciare come non ho mai fatto prima!

Ti voglio bene papà.

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Al cordoglio per la morte di Lello Acampora si è unito anche la sindaca di Sant'Antonio Abate, Ilaria Abagnale, che ha voluto esprimere con un post su Facebook alla famiglia le condoglianze dell'intera comunità. Interpellata da Fanpage.it ha fatto sapere di non voler commentare ulteriormente «per rispetto della famiglia in questo momento»:

A nome di tutta la comunità di Sant'Antonio Abate, mi trovo di fronte al compito doloroso di comunicare, con profondo cordoglio, la tragica notizia della scomparsa di un cittadino della nostra comunità, a seguito di un terribile incidente stradale avvenuto nella tarda serata di ieri.

Rendiamo pubblica questa notizia dopo aver lasciato, con rispetto, il tempo necessario alla famiglia per elaborare questo triste evento e vivere il proprio lutto in riservatezza.

Abbiamo nel frattempo appreso dal Sindaco di Scafati di passati incontri con l’EAV, legati ai passaggi a livello come quello teatro dell'incidente. Nonostante le segnalazioni luminose fossero attive, l'assenza delle barre rende la traversata rischiosa. Spero che siano affrontate e risolte tali criticità, per prevenire che simili tragedie possano ripetersi.

In questo momento di lutto, a nome mio personale, dell'Amministrazione comunale e dell'intero paese di Sant'Antonio Abate, porgo le più sentite condoglianze alla famiglia di Raffaele, offrendo tutto il sostegno possibile.

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