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Le Torri Aragonesi a rischio crollo, recintate con le reti: erano state restaurate 2 anni fa

Transennate e ingabbiate dalle reti metalliche le Torri Aragonesi di via Marina a Napoli. Erano state restaurate e riconsegnate alla città nel 2020.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Una delle Torri Aragonesi transennata
Una delle Torri Aragonesi transennata

Transennate e ingabbiate dalle reti metalliche le Torri Aragonesi di via Marina a Napoli. Erano state restaurate e riconsegnate alla città due anni fa, nell'ambito del progetto Monumentando. Questa mattina, gli operai specializzati, affiancati dai tecnici della Soprintendenza, sono intervenuti per conto del Demanio dello Stato, proprietario di parte delle strutture, installando le recinzioni metalliche protettive. Mentre tutta l'area è stata transennata con il nastro rosso.

Ripulite dai rifiuti un mese fa

Le due costruzioni aragonesi erano state bonificate dai rifiuti dal Comune ad inizio marzo. Erano, infatti, letteralmente invase dall'immondizia, dal momento che sono state rimosse 30 tonnellate di rifiuti. Sgomberati anche alcuni clochard che vi risiedevano. “Stamattina – commenta Carmine Meloro, del comitato Molo San Vincenzo – un'altra pugnalata al cuore: transennate le Torri Aragonesi. Armate con reti metalliche per evitare altri crolli, ci hanno spiegato in cantiere. Ci auguriamo che non restino così a tempo indefinito. Si continua a mettere pezze sui monumenti storici patrimonio della città. Messe in sicurezze che sono diventate un modus operandi ordinario. Ma di ordinario non c'è proprio nulla. Anche prendersi cura della nostra storia dovrebbe essere un obbligo”.

Brancaccio: "Subito il consolidamento"

“Una storia infinita – spiega l'avvocato Gaetano Brancaccio, dell’Associazione Culturale Mario BrancaccioLe torri dovevano essere restaurate e consolidate in 240 giorni. Mentre i cartelloni pubblicitari sono rimasti esposti per circa 4 anni. Sulla vicenda abbiamo scritto una lettera agli assessori all'Urbanistica Laura Lieto e Polizia Locale, Antonio De Iesu, in cui abbiamo chiesto di ottemperare alla sentenza definitiva. Questa vicenda dovrebbe concludersi con il consolidamento strutturale delle torri. In questo caso, sembra si sia in presenza di dissesti significativi, non di una caduta massi. Peraltro, si tratta di beni storici di pregio. In quella torre, ci risulta, fu rinchiusa Eleonora Pimentel Fonseca prima di essere decapitata a piazza Mercato, durante la Repubblica Partenopea del 1799″.

Sulla vicenda era intervenuta a Fanpage.it la società Uno Outdoor di Monumentando, che aveva spiegato come sul restauro delle Torri Aragonesi il Comune avrebbe dovuto chiedere ragguagli "alla Soprintendenza che ha firmato il verbale di consegna. Peraltro – precisava – abbiamo scoperto che la Torre lato mare, la Torre Brava con il guado della Marinella, sembrerebbe che sia del Demanio, quindi per proseguire i lavori avremmo dovuto chiedere ad un altro Ente”.

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