Le strade della morte in Campania: in un anno 93 morti e 3.559 feriti
La Statale 372 Telesina è la strada con più morti (11) nel 2019. La Statale 18 Tirrena Inferiore quella con più feriti: ben 283 con 184 incidenti. Mentre la Diramazione di Capodichino conta il maggio numero di incidenti a chilometro: ben 7,19. Nel complesso, l'anno scorso sulle strade della Campania ci sono stati 93 morti e 3.559 feriti, con 2.175 incidenti. A Napoli, invece, le strade più pericolose sono la Tangenziale, che conta 175 feriti, in 119 incidenti, e l'Asse Mediano, ossia la Statale 162, dove si registrano 4 morti. Numeri in crescita, purtroppo, quelli degli incidenti stradali, spesso mortali, in Campania nel 2019, rispetto all'anno precedente. A scattare la fotografia delle strade più pericolose è il report 2020 dell'Aci Campania, presieduta da Antonio Coppola, che prende in esame i dati dei sinistri stradali del 2019 avvenuti sui circa 3.600 chilometri della rete primaria della regione.
L'Aci: incidenti stradali in crescita sul 2018
Secondo i dati dell'Aci Campania, un incidente su 5 si verifica in autostrada o su strade statali. Sulle strade urbane si rileva il maggior numero di incidenti, morti e feriti, ma sulla rete primaria sono molto più elevati sia l'indice di mortalità (4.3 decessi ogni 100 incidenti) che quello di lesività (164 feriti ogni 100 sinistri). Il fenomeno è in aumento nel suo complesso rispetto al 2018, ma scorporando il dato della rete primaria risulta che sulle statali crescono incidenti, morti e feriti, rispettivamente dell'8,8, del 18,6 e del 6,9 per cento, mentre sulle autostrade a fronte di una crescita dei sinistri (+1,4%) e degli infortunati (+5,2%), diminuiscono sensibilmente i decessi: -17,9%.
A Napoli Tangenziale e Asse Mediano le strade più pericolose
In provincia di Napoli le strade più pericolose sono la Tangenziale dove ci sono stati più incidenti (119) e feriti (175), la statale 162 Asse Mediano è quella con maggior numero di morti (4), mentre la SS 145 Sorrentina si caratterizza per l'elevato coinvolgimento di veicoli a due ruote (52) e l'A1 Milano-Napoli (solo tratto "partenopeo") per quello dei mezzi commerciali (19).
“Il rischio dell'incidentalità stradale – spiega il presidente dell'ACI Campania, Antonio Coppola – è più grave in ambito extraurbano, in particolare sulle statali e, ancor più sulle provinciali, a causa di comportamenti di guida pericolosi, come l'elevata velocità, nonché per la carenza di manutenzione e controlli. Sulle autostrade, invece, grazie anche all'esperienza dei Tutor, le conseguenze dei sinistri risultano essere meno gravi. Occorrono, perciò, risorse per potenziare e ammodernare le infrastrutture stradali, ma anche competenze ed ordinaria amministrazione. In Campania, specialmente nella Città Metropolitana di Napoli, ne sappiamo qualcosa”.