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“Le sacche per catetere non sono buone”, sequestra dipendenti dell’Asl a Ponticelli e minaccia di bruciarli

Un 46enne ha seminato il panico in un distretto sanitario a Napoli e picchiato un vigilante perché insoddisfatto delle forniture; arrestato dai carabinieri.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Le sacche per catetere che gli erano state fornite non erano, a suo dire, di buona qualità ed erano anche poche. Così un 46enne napoletano ha seminato il panico nel Distretto Sanitario dell'Asl Napoli 1 di Ponticelli: ha fatto irruzione nei locali sequestrando dipendenti, ha minacciato di dare fuoco a tutto e ha preteso prima altre sacche e poi un buono acquisto. Situazione risolta dai carabinieri, che lo hanno arrestato: dovrà rispondere di tentata rapina e sequestro di persona.

È successo nel pomeriggio di ieri, 30 novembre; in manette è finito Salvatore Cataffo. L'uomo, hanno ricostruito i militari del Nucleo Radiomobile, si era presentato nella sede del distretto sanitario, in via Pietro Ammendola; a quell'ora gli uffici erano chiusi, ma aveva spintonato un vigilante ed era entrato da una porta di emergenza. Aveva quindi chiesto di incontrare il personale medico e si era lamentato delle sacche per catetere che aveva ritirato qualche giorno prima e che gli servivano per accudire la madre anziana: secondo lui erano poche e di pessima qualità.

Ne aveva chieste altre, tra insulti e minacce. Uno dei dipendenti, terrorizzato, era uscito e ne ha acquistate di tasca propria, ma quando era tornato e gliele aveva consegnate l'uomo le aveva lanciate contro il dirigente: aveva cambiato già idea, adesso voleva un buono d'acquisto. Richiesta impossibile da esaudire, che ha fatto precipitare ulteriormente la situazione: aveva preso a pugni il vigilante, che era intervenuto, e aveva chiuso tutti i presenti in un ufficio, per poi minacciarli: "Da qui non esce nessuno", e "prendo la benzina e vi brucio tutti". I carabinieri sono arrivati poco dopo, allertati dai dipendenti sequestrati, e hanno bloccato Cataffo ancora davanti alla porta dell'ufficio; l'uomo è stato trasferito in carcere, in attesa di giudizio. L'Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli in una nota ricorda che solo nell'Asl Napoli 1 si contano nell'anno 2023 57 aggressioni, 86 tra Napoli 1 e Napoli 2.

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