Le reazioni del centrodestra all’arresto del sindaco Pd Franco Alfieri: “Assordante silenzio di Pd e Schlein”
L'arresto di Franco Alfieri, esponente del Partito Democratico, più volte sindaco (oggi lo è a Capaccio-Paestum) e presidente della Provincia di Salerno, scatena le reazioni dell'opposizione di centrodestra in Campania. Ovviamente l'azione giudiziaria che coinvolge il fedelissimo di Vincenzo De Luca consente a Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia di attaccare il governatore: potremmo definirlo il primo atto del lungo percorso che porterà alle elezioni Regionali in Campania nel 2025. Intanto nel pomeriggio la commissione di garanzia del Partito Democratico ha sospeso l'iscritto ora agli arresti.
Zinzi (Lega): "Basta col sistema delle fritture di pesce"
«Da garantisti pensiamo che la magistratura debba fare il suo corso – dice Gianpiero Zinzi, deputato campano della Lega e da poco coordinatore regionale del partito -. Attendiamo che si faccia piena luce su questa vicenda, ma è indubbio che il blitz di questa mattina ci pone di fronte ad una serie di interrogativi legittimi sul modello di gestione della cosa pubblica tanto decantato da De Luca. La Campania, la nostra Campania, non potrà continuare ad essere gestita con il sistema della ‘frittura di pesce'».
Iannone Fdi: "Interrogazione al Viminale per Comune e provincia di Salerno"
Il senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone, commissario regionale del Partito in Campania attacca i vertici del Partito Democratico campano e nazionale: «Fermo restando l'accertamento dei fatti e il nostro senso garantista, è assordante il silenzio del Pd e del suo segretario Elly Schlein. I fatti contestati sono di una gravità inaudita e questo silenzio urla. Sto già producendo al ministro dell'Interno una interrogazione perché vanno assolutamente messi in protezione il Comune di Capaccio-Paestum e la Provincia di Salerno, che erano amministrate da Alfieri».
Fulvio Martusciello, capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo e coordinatore regionale campano: «Alfieri era palesemente inadatto a ricoprire il ruolo di Presidente della Provincia e mancava del carisma e della preparazione necessari anche per svolgere il ruolo di capo della segreteria del presidente della Giunta Regionale. Un sopravvalutato scelto – aggiunge Martusciello – perché amico, sodale, del presidente della giunta regionale. Questo è il risultato di mettere persone sbagliate nei posti giusti».
