Le origini di Napoli: mito e storia della città che incanta come una sirena
Tante sono le versioni che riguardano la nascita e la fondazione della città partenopea, ma quello che è certo è che Napoli è femmina e non lo è solo nella sua accezione grammaticale al femminile. Lo è soprattutto nell'anima, nei sentimenti che ne fanno un centro vivo, pulsante, sensibile e sensitivo, misterioso e allo stesso tempo in mostra da sempre agli occhi di tutti con la sua incredibile bellezza.
Ma da dove deriva il nome "Napoli?" Beh, per capirlo bisogna andare indietro nel tempo, in quanto Napoli è una delle città più antiche dell’Occidente, e quindi le sue radici affondano in un passato fatto di leggende, miti e luoghi remoti. Per scoprire la sua storia, basta percorrere la città, tra antichi resti delle mura ancora visibili a Piazza Bellini o quelli che sono venuti fuori dagli scavi della metro di Piazza Municipio, o semplicemente guardando il mare, da dove tutto è iniziato e da dove i Greci arrivarono, attirati dalla bellezza e dal clima della città campana. Ecco perché Napoli porta questo nome e la storia che vi è dietro.
Il mito di Partenope
Quando si parla di Napoli, ci si riferisce alla città anche con il nome di Partenope. Ma di chi si tratta? Ci si riferisce alla sirena Partenope che, come racconta il mito, affranta per l'astuzia di Ulisse sfuggito al potere del canto delle sirene, si sarebbe suicidata, e il suo corpo sarebbe andato alla deriva fino ad incagliarsi sugli scogli dell'isolotto di Megaride, dove oggi sorge il Castel dell'Ovo. Secondo una versione meno leggendaria, Partenope sarebbe stata invece una bellissima fanciulla, figlia del condottiero greco Eumelo Falevo partito alla volta della costa campana, per fondarvi una colonia; ma una tempesta colpì la nave, provocando la morte di Partenope, in tributo alla quale fu dato il nome alla nascente città.
Dalla legenda alla storia
Proprio là dove giaceva il corpo di Partenope, tra le acque del mare di Napoli, i Greci approdarono dall'attuale isola di Rodi nel IX secolo. Attratti dal clima salubre e dalla bellezza del luogo, decisero di stabilirsi e di consolidare il loro insediamento tra le numerose grotte di tufo dell’epoca (oggi nella zona di via Chiatamone e Morelli). I coloni lavorarono a lungo per rendere la loro posizione sempre più stabile creando Partenope, una piccola civiltà dove oggi sorge Castel dell’Ovo.
Circondata su tre lati dal mare, le origini di Napoli erano molto promettenti, data l’ottima posizione difensiva ottenuta. Eventuali nemici non avrebbero potuto insidiare la nuova città né da terra né da mare. In questo clima di serenità la città crebbe per qualche secolo.
Da città vecchia a nuova
Intorno al 530 a.C., iniziò però una fase di declino di Parthenope, dovuta al sopravvenuto predominio commerciale e militare degli etruschi nell'area; la rinascita della città giunse dopo il 474 a.C. quando le colonie della Magna Grecia, sconfitti gli Etruschi in mare, riaffermarono la loro egemonia sull'Italia meridionale. A questo punto, i greci di Cuma poterono ripopolare il vecchio borgo, che assunse il nome di Palepolis (città vecchia), mentre a pochi chilometri di distanza, verso Est, veniva fondata Neapolis (città nuova), un nuovo e più grande centro, fortificato e dotato di un ampio porto.
L’attuale nome della città fu quindi creato il 21 dicembre del 475 a.C. Inizialmente la polis era ridotta a un piccolo conglomerato urbano e solo in un secondo momento i Cumani, per ragioni difensive, estero il territorio fino all’attuale Centro Storico, dove tutt'oggi a Piazza Bellini sono ancora visibili i resti delle mura antiche. La nuova città fu chiamata quindi Neapolis ovvero Città Nuova, per distinguerla dall’originaria Partenope, ribattezzata poi con il nome Palepolis (Città vecchia). Questa è una data simbolica, scelta perché coincide con il solstizio d’Inverno in quanto gli antichi erano soliti porre la prima pietra di una città in concomitanza con importanti fenomeni astrali. Circa 2491 anni fa, dunque, nasceva Napoli.
Qualche anno dopo, nel 438 a. C., i Cumani persero il loro primato di potenza commerciale, quando furono sconfitti in una battaglia contro i Sanniti, antico popolo italico stanziato nel Sannio. Da quel momento Napoli acquisì sempre più prestigio e potenza divenendo poi in un secondo momento una delle città più importanti del Mediterraneo.