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Le mura greche di piazza Bellini sommerse da centinaia di bottiglie: “Che vergogna”

Deturpata la piazza amata dai giovani della movida a Napoli. Il comitato Portosalvo: “Basta a questo scempio, il Comune protegga e ripulisca il sito archeologico”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Le antiche Mura Greche di Piazza Bellini, al centro storico di Napoli, sommerse da centinaia di bottiglie di vetro e lattine. Ringhiere e cartelloni informativi deturpati dalle scritte vandaliche. Una situazione impietosa per la piazza che si trova nel cuore dei Decumani ed è uno dei simboli della movida cittadina, tra le mete preferite anche dal turismo in città.

A denunciare le condizioni di degrado in cui versa piazza Bellini, è il Comitato Santamaria di Portosalvo, tramite il presidente Antonio Pariante: "È uno spettacolo scandaloso. I turisti che arrivano in città restano basiti e indignati quando si trovano di fronte questo spettacolo indecente, che si protrae da tempo e che mortifica il patrimonio culturale del sito Unesco più grande e importante d’Europa".

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Le associazioni: "Vanno ripulite, basta scempio"

Il Comitato di Portosalvo ha chiesto al Comune e alla Municipalità di "ripulire le antiche Mura, garantendo un costante decoro dei luoghi per i visitatori". Le mura greche di piazza Bellini sono state scoperte nel 1954. Per gli studiosi, sarebbero i resti delle antiche mura di Neapolis, l'antica città greca, risalenti al V-IV secolo aC. Le mura si trovano all'incrocio tra via Port'Alba, via San Sebastiano e via Santa Maria di Costantinopoli. Proseguendo dritto, per chi proviene da Port'Alba, si arriva ai Decumani, nel cuore del centro storico. La zona di piazza Bellini è diventata negli anni un centro di ritrovo per i giovani frequentatori della movida, anche per la vicinanza dell'Università.

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La piazza amata dai giovani della movida a Napoli

Centinaia di ragazzi si radunano ogni sera nella piazza per trascorrere qualche ora in compagnia e bere le bevande acquistate nei numerosi locali che si affacciano sulla piazza. Il problema è che le bottiglie e le lattine vengono poi spesso lanciate all'interno del sito archeologico, che non è protetto da vetrate di plexiglass o altro. Uno scempio quotidiano che non passa inosservato agli occhi dei turisti che sempre più numerosi si riversano in città e che passano proprio per piazza Bellini per arrivare ai Tribunali oppure al Museo Archeologico poco distante.

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