Le mini auto dei carabinieri e ambulanze sull’isola di Capri
C'è un veicolo dei carabinieri che è diventato "famoso" sui social: la "mini auto" che si vede passare tra le stradine di Capri ha suscitato stupore e attirato l'attenzione degli utenti, abituati a gazzelle di altro tipo e che, magari, sull'isola del golfo di Napoli si sarebbero aspettati una Giulietta o una Stelvio. In realtà c'è un motivo molto importante dietro questa scelta: la soluzione è risultata quella più adatta all'urbanistica di Capri e permette di svolgere i servizi operativi dove altre vetture non potrebbero arrivare.
L'auto elettrica dei carabinieri a Capri
La logica è quella secondo cui i veicoli devono essere adatti al territorio su cui lavoreranno, come avviene, per esempio, coi mezzi a trazione integrale per la Forestale. Nel caso di Capri, si tratta di un Politrac Fp 05, che la ditta costruttrice, la Bitimec, sul proprio sito definisce "carrello elettrico con pianale". Può trasportare due persone (in questo caso, quindi, una pattuglia completa), arriva fino a 14 chilometri orari, può superare pendenze del 18% e ha una portata di una tonnellata e mezza. Le dimensioni sono ridottissime: 2.7 metri di lunghezza per appena un metro e dieci centimetri di larghezza.
Le mini ambulanze a Capri e a Pompei
Non è l'unico veicolo "lillupuziano" usato sull'isola di Capri: per esigenze analoghe è stato necessario trovarne anche uno che potesse andare bene come ambulanza. In questo caso la scelta è ricaduta su un veicolo elettrico Pe12A, prodotto da Simai: è quello che si vede in diverse foto mentre si infila in strade strettissime lambendo i muri. La stessa società ha prodotto anche l'"archeoambulanza" per il sito archeologico di Pompei.