Le lettere di Gennaro Giordano, morto suicida: “A lavoro mi sento perseguitato perché gay”
"Vi prego di lottare per me e per tutti noi affinché abbiano ciò che si meritano. Tutto questo è colpa loro". Si conclude così una delle lettere scritte da Gennaro Giordano poco prima di suicidarsi lanciandosi dalla finestra della sua casa a Napoli. Cinque lettere scritte di suo pugno ritrovate dal fratello Antonio nella tasca di un suo giubbotto, poche ore dopo la tragedia avvenuta il 2 dicembre 2023.
Le lettere e le accuse di Gennaro
"Mi sento un peso per la mia famiglia e per le persone che mi stanno attorno, tutto questo è cominciato con la situazione lavorativa in cui mi trovo, dove mi sento perseguitato h24" scrive ancora Gennaro e in alcuni passaggi scrive proprio i nomi dei colleghi che lo avrebbero discriminato perché omosessuale. Il ragazzo infatti era gay, dichiarato da anni e senza nessun problema all'interno della sua famiglia. Da quanto ha scritto prima di togliersi la vita però, non era così anche sul suo posto di lavoro. "Mio fratello se ha scritto queste cose e ha lasciato questi indizi è perché voleva si andasse a fondo di questa storia" ci dice il fratello Antonio. La famiglia quindi chiede di indagare su quanto è accaduto nei mesi precedenti al suicidio di Gennaro. "Si sentiva proprio costretto a fare cose che non erano nelle sue mansioni – racconta Antonio – e nell'ultimo periodo aveva ricevuto ben tre lettere di richiamo, anche questo mio fratello lo racconta nelle lettere".
"Gennaro si lamentava di essere frustrato a seguito di una serie di vessazioni che lui riferiva di avere subito sul posto di lavoro e chiedeva ai familiari di non abbandonare questa vicenda, di darle un seguito – aggiunge l'avvocata del Centro anti discriminazione pomiglianese Ida Napolitano che segue la famiglia di Gennaro – Lui lamentava proprio che da parte di alcuni colleghi ci fosse un atteggiamento discriminatorio nei confronti delle donne e degli omosessuali, considerati da loro una sorta di fascia debole".
Le indagini della Procura di Torre Annunziata
I familiari di Gennaro, dopo il ritrovamento delle lettere, hanno subito presentato una denuncia e da un anno aspettano di conoscere l'esito delle indagini condotte dalla Procura di Torre Annunziata (il Comune dove lavorava Gennaro). I reati che potrebbero delinearsi sono quelli dello stalking sul posto di lavoro e di morte come conseguenza di altro reato.