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Le notizie sugli stupri al parco verde di Caivano

Le due cuginette di Caivano date in pasto al branco dai “fidanzatini”, violentate da due gruppi

Tra gli indagati per gli stupri di Caivano ci sono anche due giovanissimi con cui le cuginette di 12 e 10 anni avevano avuto una relazione.
A cura di Nico Falco
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L'ex isola ecologica di Caivano, sequestrata insieme al campo Faraone
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Gli abusi sessuali sulle due cuginette di 12 e 10 anni del Parco Verde di Caivano, violentate da due distinti gruppi di giovanissimi, sarebbero cominciati in entrambi i casi con un rapporto sessuale con quelli che le ragazzine ritenevano i loro "fidanzatini". Violenza psicologica, in quei due casi: se non avessero acconsentito, li avrebbero persi. La voce, però si sarebbe diffusa. E così le due ragazzine sarebbero finite praticamente in pasto al branco, di cui facevano parte anche quei due con cui credevano di avere una relazione.

Le accuse di violenza sessuale, minacce e revenge porn

Numerosi gli episodi contestati, due ricostruiti tramite i video girati durante gli abusi. Le violenze, andate avanti per alcuni mesi, si sono interrotti soltanto quando il fratello di una delle ragazzine è venuto a sapere dei video e ne ha parlato coi genitori, che si sono quindi rivolti ai carabinieri per sporgere denuncia.

I particolari emergono dalle ordinanze emesse dal Tribunale di Napoli Nord (per i due maggiorenni) e dal Tribunale per i Minorenni di Napoli (per i 7 minorenni), che Fanpage.it ha potuto visionare, eseguite oggi dai carabinieri. Le accuse per gli indagati sono, a vario titolo, di violenza sessuale di gruppo e minacce; uno di loro, maggiorenne, è accusato anche di avere girato ad un altro indagato il video che ritraeva quest'ultimo e una delle cuginette, circostanza che i giudici inquadrano come "revenge porn".

I racconti delle cugine stuprate da due gruppi diversi

Il racconto della ragazzina di 10 anni comincia dagli inizi di giugno, quando nella Villa Comunale di Caivano conosce un 15enne. Lui la contatta su TikTok, le chiede di uscire insieme. E la porta in una casupola abbandonata nell'ex isola ecologica, dove insiste per avere un rapporto sessuale. Lei, per timore di non vederlo più, acconsente. Il racconto è preciso, dettagliato, in tutto il suo squallore. Da quel momento non lo contatta più né risponde ai suoi messaggi.

Qualche giorno dopo la ragazzina e la cuginetta di 12 anni vanno nella Villa Comunale, dove incontrano quel ragazzo con gli amici. E lui pretende un altro rapporto sessuale. Le due ragazzine vengono spintonate, portate nella stessa casupola abbandonata, derise e offese. I ragazzi prendono i loro telefoni e minacciano di romperli, prosegue il racconto, le chiamano "puttane". Tre ragazzi restano fuori mentre gli altri due violentano le cugine in aree separate della casupola.

Dopo altri due giorni, nuovo incontro fortuito, sempre nella Villa Comunale. E vengono di nuovo portate in quella casupola, dove vengono nuovamente offese, umiliate. Questa volta c'è anche un altro ragazzo, che si limita a guardare. Mentre lei subiva il rapporto sessuale, racconta la ragazzina, gli altri due violentavano la cugina.

Ci sarebbero stati altri quattro o cinque episodi analoghi, nei quali la la bambina di 10 anni si sarebbe sempre rifiutata ma sarebbe stata alla fine costretta. Credeva, dice, che facendo sesso il ragazzo si sarebbe potuto innamorare di lei.

I video dei rapporti sessuali usati come minaccia

Dopo gli ultimi avvenimenti le due cugine decidono di non andare più nella villa comunale e si spostano verso il campo di calcio comunale "Faraone", nella zona "dei Cappuccini", in via Armando Diaz. Vanno all'appuntamento con un altro ragazzo, fidanzato della 12enne. Ma lo trovano con tre amici.

Il giovane spinge a terra la 12enne, la minaccia: se non avesse fatto sesso con lui, avrebbe fatto vedere a tutti i video dei suoi incontri con quegli altri ragazzi. Poi spinge anche l'altra ragazzina, cerca di spogliarla, ma lei lo morde sul braccio e lo fa desistere.

In quel momento arriva un quarto ragazzo, amico del gruppo, che afferra la bambina di 10 anni, la porta in uno degli spogliatoi abbandonati e la violenta. I ragazzi poi le dicono di avere girato altri video, quando torna dalla cugina lei le riferisce di essere stata appena costretta ad un rapporto sessuale.

"Se non facciamo sesso ti lascio": le parole di uno dei fidanzatini

Il ragazzo che avrebbe violentato la ragazzina di 10 anni negli spogliatoi sarebbe stato lo stesso che, tempo prima, avrebbe indotto ad avere un rapporto sessuale anche la cugina. I fatti risalirebbero a maggio, a raccontarli è la 12enne.

Spiega di essere stata fidanzata con questo 15enne, che a quanto si evince "lavorava" in una piazza di spaccio con un bambino di 9 anni a fargli da palo. Lui l'aveva portata in una casupola abbandonata e aveva chiesto di fare sesso, lei si era rifiutata. E lui l'aveva minacciata: se non avesse ceduto, l'avrebbe lasciata. Dopo quella volta il rapporto si era comunque concluso perché lui aveva un'altra fidanzata.

Evidentemente, però, il ragazzo aveva raccontato di quell'episodio agli amici, quelli del primo gruppo di indagati. E qui il racconto si ricongiunge agli episodi raccontati dalla cugina nella villa comunale: mentre la cugina di 10 anni era nella casupola lei, in due occasioni, era stata costretta ad avere un rapporto sessuale con due ragazzi per farsi ridare il telefono. La cugina, aggiunge, "era fidanzata" con quel ragazzo, ma "dalla casupola usciva solo piangendo".

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