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Le classifiche delle pizzerie sono davvero troppe. “Fatele con la giuria bendata”: la proposta di Vesi

Contro le solite, e numerose, classifiche sulle migliori pizzerie, Giuseppe Vesi ha intenzione di lanciare una graduatoria in cui, a giudicare, sia una giuria popolare e bendata, per evitare condizionamenti.
A cura di Valerio Papadia
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Ogni anno sono tante le classifiche che decretano la migliore pizzeria – e di conseguenza il miglior pizzaiolo e la miglior pizza – d'Italia. Forse anche troppo. Almeno a giudicare lo sfogo di Giuseppe Vesi, decano dei pizzaioli napoletani, che nelle ultime ore ha lanciato una proposta, più che una provocazione: far giudicare la pizza, esclusivamente la "regina", la Margherita, a una giura popolare e bendata, per "evitare condizionamenti", e da qui stilare poi la classifica delle migliori pizzerie.

"Ho deciso di intraprendere questa iniziativa perché le diverse classifiche non danneggiano chi come me ha un marchio centenario consolidato, ma i tanti giovani bravi, che lavorano nell'ombra e non hanno sponsor, perché sono troppe le classifiche che si arrogano il diritto di assegnare primati a questo o quel pizzaiolo. Il criterio oggettivo di valutazione può essere solo uno: la degustazione senza condizionamenti esterni" ha dichiarato Vesi.

La mia sfida ai diversi vincitori delle classifiche potrebbe svolgersi in un locale ‘neutrale', dove lo sconfitto pagherà il conto e farà una donazione di diecimila euro in beneficenza. Occorre – conclude il pizzaiolo napoletano – valorizzare la qualità puntando sulle energie nuove e offrendo giudizi genuini che partano dall'opinione della gente, unico elemento inappellabile".

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