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Le armi della camorra nascoste vicino alla scuola: a Bagnoli sequestrati mitra e droga

I carabinieri hanno sequestrato mitra e fucili a Bagnoli, Napoli ovest: le armi dei clan erano nel vano contatore di un edificio vicino alla scuola e al mercatino.
A cura di Nico Falco
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Un mitragliatore Uzi, due fucili, una pistola a salve modificata per sparare davvero, più di un centinaio di proiettili, oltre 800 grammi di droga e un giubbotto antiproiettile. Era tutto nascosto nel vano contatore di un edificio di via Diomede Carafa, a Bagnoli, periferia ovest di Napoli, a due passi dal mercatino comunale e dall'Istituto Comprensivo 41 Console, che ospita classi di scuola dell'infanzia e della primaria di primo e secondo grado, quindi bambini e ragazzini dai 3 ai 13 anni.

Il nascondiglio di fortuna, probabilmente temporaneo, in questo caso era tutt'altro che segreto: bastava allungare la mano verso il vano contatori per afferrare i mitra. Avrebbe potuto farlo chiunque. Il ritrovamento è stato effettuato dai carabinieri del Nucleo Operativo di Bagnoli, che ora stanno cercando di verificare a chi potessero appartenere; nel palazzo non abiterebbe nessun pregiudicato di rilievo, ma a poche decine di metri vivono diversi pregiudicati nell'orbita del clan Esposito di Bagnoli, ritenuto egemone su quell'area del quartiere.

Nel dettaglio, sotto sequestro sono finiti un mitragliatore Uzi, un moschetto automatico calibro 9, un fucile a canne sovrapposte, una pistola a salve senza tappo rosso modificata, 109 proiettili di vario calibro e 37 da 9mm, un giubbotto antiproiettile, mezzo chilo di marijuana e 350 grammi di hashish.

Arsenale della camorra nel negozio di frutta

Nello scorso maggio i carabinieri scoprirono in un negozio di frutta e verdura di via Miseno, sempre nel quartiere di Bagnoli, un vero e proprio arsenale: 10 pistole, 6 kalashnikov, 5 mitra, due giubbotti antiproiettile, una bomba carta e diverse munizioni. Nella circostanza erano state arrestate due persone, il titolare del negozio e lo zio, entrambi incensurati.

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