L’avvocato del 17enne omicida: “Non querelo la mamma di Santo Romano”. Il confronto con Francesco Borrelli in radio
L'avvocato Luca Raviele, legale del 17enne reo confesso dell'omicidio di Santo Romano, convincerà la famiglia dell'assistito a non sporgere querela nei confronti della madre della vittima, "perché comprendiamo il dolore e la sofferenza". Il dietrofront questa mattina in diretta su Radio Marte, nel corso del programma "La Radiazza" di Gianni Simioli, durante un confronto con il parlamentare Francesco Emilio Borrelli.
La querela e la segnalazione all'Ordine degli avvocati
Raviele aveva annunciato l'intenzione di sporgere querela nei giorni scorsi, a seguito di un video, aveva detto, in cui la madre di Santo Romano, insieme al deputato, aveva diffuso le generalità dell'assassino, la cui identità è tutelata dalla legge in quanto minorenne.
Il parlamentare aveva successivamente fatto sapere di avere presentato una segnalazione all'Ordine degli Avvocati in merito al comportamento di Raviele e alle sue dichiarazioni rilasciate nelle fasi successive all'omicidio: "Una cosa è difendere l'assistito – aveva detto Borrelli in diretta Facebook – un'altra è farsi portavoce o addirittura insinuare in modo assolutamente discutibile la bontà di una persona".
Il confronto in radio tra Raviele e Borrelli
Durante l'intervento Raviele ha manifestato l'intenzione di non procedere nei confronti della madre di Santo Romano, chiedendo che "non venga ulteriormente divulgato il nome e che non vengano fatte altre minacce". Il riferimento, come lui stesso ha spiegato, è alle minacce anonime che sostiene di avere ricevuto e per le quali ha sporto denuncia.
"La madre non ha fatto nessuna minaccia – ha risposto Borrelli – chiedeva soltanto di fermare lo stillicidio mediatico, portato avanti anche con una serie di dichiarazioni che mettevano in cattiva luce il figlio". L'avvocato ha quindi chiesto se il parlamentare intende ritirare la segnalazione all'Ordine degli Avvocati, ma la risposta del conduttore e dell'altro ospite è stata netta: "Non stiamo discutendo di questo, non è uno scambio".
Quando Simioli gli ha chiesto se rifarebbe quello che ha fatto nei giorni scorsi, riferendosi alle dichiarazioni in televisione, Raviele ha risposto di no e che si è trattato del frutto di una serie di coincidenze: "Quando sono uscito dal tribunale, dopo la convalida, ho trovato tutti i giornalisti che mi facevano le domande…". Laconico l'ultimo commento di Borrelli: "Ma i giornalisti li ha chiamati pure lei…".