L’attore di Gomorra cacciato di casa dalla camorra e picchiato sulla sedia a rotelle
Con il pretesto di un debito di 60 euro, si sono presentati alla sua porta pretendendone migliaia; poi, con continue vessazioni, anche fisiche, hanno costretto lui e l'anziana madre a lasciare la casa, di cui erano legittimi assegnatari. La vicenda, occorsa a Scampia, quartiere della periferia Nord di Napoli, risale al luglio del 2021 ma è venuta alla luce nella giornata di ieri, 22 settembre 2022, quando i carabinieri hanno arrestato i due responsabili, Leopoldo Marino e Carmine Pandolfi, 39 e 25 anni, ritenuti dagli inquirenti contigui al gruppo Raia.
Con il passare delle ore, però, emergono particolari sempre più cruenti legati alla vicenda. La vittima è un ex attore di Gomorra, il film di Matteo Garrone del 2007 tratto dall'omonimo romanzo di Roberto Saviano: nella pellicola interpretava il ruolo di Totò, un ragazzino di 13 anni che si affaccia al mondo della criminalità organizzata. Nella realtà, però, Salvatore con il cinema non ha avuto successo e, nel 2021, proprio all'epoca dei fatti, si trovava agli arresti domiciliari dopo essere stato arrestato per spaccio. Inoltre, a causa di un incidente, nel luglio del 2021 Salvatore era costretto sulla sedia a rotelle: la circostanza però non ha fermato i suoi aguzzini, che per costringerlo a lasciare la casa lo hanno pestato nonostante la sua condizione.
Le indagini dei militari dell'Arma, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno documentato tre episodi addebitati ai due arrestati, durante i quali hanno vessato l'ex attore di Gomorra e la madre: nell'ultimo, i due malcapitati sono stati costretti, in pochi minuti, a lasciare l'abitazione.