L’assistente sociale va a casa per aiutarlo, picchiata a calci e costretta a fuggire: paura a Napoli
L'assistente sociale va a casa di un assistito con problemi mentali e sociali per aiutarlo. Quando arriva, però, viene aggredita a calci e a spintoni. Le strappano i capelli ed è costretta a fuggire. È accaduto ieri a Ponticelli, nell'area orientale di Napoli. L'assistente sociale comunale era andata a fare un sopralluogo per sincerarsi della situazione dell'uomo, quando è stata improvvisamente colpita.
Due assistenti sociali aggredite a Napoli
"L'assistente – spiega l'assessore alle Politiche Sociali, Luca Trapanese a Fanpage.it – sapeva che l'assistito aveva problemi mentali e sociali, in quanto era una persona già presa in carico dal servizio. Ma era convinta di trovarlo in un momento di serenità psicologica, perché si stava facendo curare. È stata picchiata, aggredita sia verbalmente che fisicamente, ed è dovuta andare via di corsa. Nella stessa giornata, ma in un momento diverso, è avvenuta anche una seconda aggressione, sempre ai danni di una assistente sociale, nella stessa zona".
Trapanese: "Bisogna proteggere le assistenti sociali"
Per l'assessore comunale al Welfare non ci sono dubbi. "Le assistenti sociali sono sole – dice Trapanese a Fanpage.it – Hanno un ruolo delicato, devono occuparsi delle persone fragili. Si prendono carico di problemi enormi, spesso irrisolvibili, di persone abbandonate, sole, che se la prendono con chi rappresenta un'istituzione. Ma se le assistenti vanno in una casa e incontrano una persona che ha un problema mentale e sono da sole in quella casa, può succedere di tutto. Noi dobbiamo rivedere completamente il ruolo dei servizi sociali e sostenere il nostro personale. Le assistenti sociali devono essere accompagnate e protette. Quello che è accaduto non dipende dal quartiere, poteva succedere ovunque, a Posillipo come al Vomero".