L’assessore Luca Trapanese: “A Napoli entro fine ottobre assistenza specialistica in tutte le scuole”
Sono giorni difficili per la scuola e per il rientro in classe dei bambini disabili di Napoli. Da una parte sono diverse le famiglie che chiedono l'assistenza materiale e specialistica perché ai loro figli venga garantito un diritto: quello di andare a scuola. Dall'altra i lavoratori di "Napoli Servizi" che protestano, perché chiedono chiarezza rispetto al loro destino. In una lunga intervista a Fanpage.it è l'assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese cerca di chiarire come si sta muovendo il Comune di Napoli.
Assessore benvenuto a Fanpage.it. Sono giorni molto complessi perché è iniziata la scuola e si è partiti subito con le proteste dei lavoratori, ma soprattutto di chi chiede di poter avere la sicurezza che i propri i figli, i figli con disabilità, abbiano la giusta assistenza e possano vedere riconosciuto quello che è un loro diritto: il diritto di andare scuola.
"Assolutamente sì. Diciamo che questi primi giorni di scuola non sono iniziati proprio alla grande, soprattutto per i bambini con disabilità e le loro famiglie, perché c'è una grande mancanza. C'è una mancanza di assistenza materiale e di insegnanti di sostegno. Diciamo che la mancanza più grave in questo momento è l'assistenza materiale, che è quel personale che aiuta i bambini nei momenti di bisogno: durante il pasto, per andare in bagno, o nei momenti in cui il bambino ha bisogno di avere uno spazio diverso dalla classe. Questa era un'attività che in maniera impropria l'amministrazione forniva attraverso i dipendenti di Napoli Servizi, che sono un personale di grande valore umano e io questo ci tengo a dirlo. Persone che si sono dedicate molto alla disabilità, persone che in questi anni hanno anche cercato di acquisire dei titoli oltre alla competenza ma che non potevano più rappresentare quel tipo di attività all'interno della scuola. Perché l'assistenza materiale è dovuta appunto dall'istituto scolastico e non dall'Amministrazione locale. I Comuni non pagano l'assistenza materiale, i Comuni si occupano esclusivamente dell'assistenza specialistica, che è completamente diversa. Questo ha generato nell'amministrazione un processo di miglioramento e di cambiamento, che ha comportato la chiusura definitiva del servizio all'interno delle scuole statali. Io credo che questo processo di cambiamento, dove questa amministrazione sicuramente fa dei passi senza tornare indietro, non sia stato ben compreso soprattutto dalla scuola, perché nonostante le note, nonostante gli incontri, nonostante gli avvisi si è trovata impreparata, perché Napoli Servizi ha interrotto il servizio dal primo settembre. E fondamentalmente non c'era nessuno che ha garantito quella presenza, che prima era garantita dagli operatori di Napoli Servizi"
Perché Napoli Servizi ha interrotto il servizio?
"Napoli Servizi ha interrotto il servizio perché sarebbe stato danno erariale. Noi abbiamo avuto una nota del Prefetto di Napoli un anno e mezzo fa che ci diceva appunto, che ci chiariva molto bene, che l'assistenza materiale è dovuta dalla scuola e l'assistenza specialistica è dovuta dal Comune. E quindi di non perseverare nel dare questo tipo di assistenza perché sarebbe stato danno erariale. Danno erariale significa che i dirigenti che firmano il mandato di lavoro di quei dipendenti pagano con le loro tasche. Quindi a un certo punto abbiamo lavorato alla trasformazione di questo servizio. I dipendenti di Napoli Servizi non hanno perso il lavoro, non hanno perso lo stipendio, vanno nelle scuole comunali a fare quello che facevano perché all'interno delle scuole comunali c'è un bisogno diverso di operatori scolastici e di personale OSA per i bambini disabili ma all'interno della scuola statale. È lo Stato che deve provvedere agli insegnanti di sostegno, agli operatori scolastici e all'assistenza materiale"
Però mi sembra di capire che nei giorni precedenti le famiglie sono arrivate a scuola e non si sono trovate né con l'assistenza materiale né con quella specialistica. Quindi, sgombrando il campo da tutto questo iter burocratico, alla fine le persone che poi hanno bisogno che questi servizi esistano, si ritrovano in questa condizione.
"Allora guardi, io ovviamente lei ben sa che ho una figlia disabile che ha la sindrome di Down e anche a me è stato detto se Alba ha bisogno di essere cambiata, la dovete venire a cambiare perché il Comune ha interrotto l'assistenza, cosa errata. E sa molto bene che l'assistenza specialistica per me è una importante azione all'interno della scuola per i bambini. Questa amministrazione, già dal primo anno è stata la prima a mettere in bilancio 6 milioni di euro per l'assistenza specialistica. Non esisteva prima. Io l'anno scorso ho firmato il contratto per Alba a febbraio, quando era gestita dalla scuola la specialistica. Pertanto noi abbiamo deciso con il welfare di fare un bando e di affidare alle cooperative l'assistenza specialistica. Questo bando è stato scritto con i sindacati, con le associazioni dei disabili, con i genitori, con gli assistenti sociali, con la presenza anche di alcuni consiglieri. Abbiamo immaginato di rivedere completamente l'assistenza specialistica. Ci sono psicologi, educatori, tifologi per i bambini non vedenti, esperti nei traduttori LIS. Cioè mia figlia ha bisogno di persone competenti. Era pronto a gennaio, non l'abbiamo presentato a gennaio perché avrebbe compromesso completamente la situazione generale della scuola, di Napoli Servizi, del Provveditorato. L'abbiamo presentato con un po’ di ritardo, però io garantisco, e questo lo garantiscono i dirigenti, che per ottobre l'assistenza specialistica, entro fine ottobre, è nelle classi"
Non è grave però che ci sia stato questo ritardo? Non si poteva arrivare al primo giorno di scuola con tutto pronto per questi bambini?
"Allora guardi, è gravissimo. Come genitore io dico che è gravissimo. Come amministratore del welfare la situazione era così contorta e così incancrenita rispetto ad anni, che bisognava dare innanzitutto il rispetto ai lavoratori di Napoli Servizi che per vent'anni hanno fatto un'attività. Lavorare con la scuola, istituzione scuola, per abituarla e rieducarla che l'assistenza materiale non doveva essere competenza dell'amministrazione ma dell'istituto scuola. Elaborare un bando che fosse un bando definitivo"
Andando dall'altra parte della barricata, da padre che stamattina si è trovato, come ogni mattina si trova, a dover entrare a scuola e sentirsi dire non che c'è assistenza materiale, non c'è assistenza specialistica, lei come si sentirebbe di fronte alla risposta di chi dice c'è stato un ritardo?
"Guardi, le posso dire come mi sono sentito perché la sua domanda è una domanda che posso rispondere con la verità. Io mi sono profondamente vergognato ieri (il giorno prima dell’intervista ndr). Ma non tanto come assessore alle politiche sociali, perché tutto quello che uno fa poi non dipende sempre solo da noi. Mi sono vergognato come istituzione perché la scuola è vergognosa, ma non la scuola, "quella scuola". Il sistema scuola italiano è vergognoso perché è farraginoso, non rispetta la disabilità, non rispetta le esigenze delle famiglie e c'è comunque sempre qualcosa che manca. E sapere che tu sei da quell'altra parte, sei da tutte e due le parti, e sei dalla parte dove potresti cambiare le cose ma non dipende solo da te, ma dipende da un sistema che è sbagliato. Non dal direttore della scuola, dal dirigente, dal dipendente Napoli Servizi ma a livelli molto più alti. A rivedere completamente cosa vuol dire accogliere un bambino disabile dentro la scuola. Noi oggi lo vediamo come un problema, non lo vediamo come un'opportunità. Oggi per la scuola Alba è un problema, perché è disabile e ha bisogno di qualcosa che noi riusciamo a garantirle. Invece Alba dovrebbe essere vista come una grande opportunità e quindi personale esperto, gli insegnanti di sostegno che hanno scelto di fare il sostegno non per avere la cattedra, ma perché ci credono veramente, assistenti materiali che lo fanno per migliorare le autonomie dei nostri figli. Io oggi ho sentito (venerdì 13 ndr) il direttore Acerra proprio per dire che dobbiamo fare? come dobbiamo fare? E lui mi ha rassicurato che avrebbe fatto le nomine di oltre 7000 insegnanti di sostegno, oggi.Quindi già arrivano insegnanti di sostegno e che la materiale ovviamente la deve risolvere lui. Io ho fiducia che nell'arco di poco tempo piccole e grandi cose si sistemano"
A queste famiglie a cui fino a ottobre state sostanzialmente chiedendo di continuare a non veder garantito un diritto, perché di base stiamo parlando di questo in fondo, cosa sente di dire?
"Che questo sacrificio che facciamo tutti, che faccio anche io come padre, è un investimento perché questo grande lavoro ci ha ci porterà l'anno prossimo ad avere personale esperto qualificato. E che ci garantisce la continuità perché questa cosa ormai nel momento in cui inizia a ottobre non si fermerà più ad oltranza. Noi ci mettiamo 17 milioni di euro all'anno per la specialistica quindi è un impegno enorme per l'Amministrazione, sono 2000 bambini che hanno diritto alla specialistica. Oltretutto questo bando prevede che se a metà anno arriva un bambino disabile, perché è successo qualcosa, il bambino può sempre fare richiesta della specialistica e l'avrà immediatamente dopo l'incontro a scuola con il Glo. Quindi è pensata per tutte le esigenze dei genitori. Allora questo sacrificio fino a ottobre è un investimento che purtroppo come cittadini abbiamo dovuto fare perché lo abbiamo dovuto elaborare. Ma ce lo troveremo per sempre la nostra città"