L’ascensore Monte Echia diventa stazione dell’arte: che cos’è Euploia, la voce di Parthenope
L'ascensore di Monte Echia diventa una "stazione dell'arte" con installazioni audiovisive, percorsi culturali e multimediali. Si chiama Materia Viva-Euploia il progetto inaugurato ieri, mercoledì 23 ottobre 2024, all'interno dei locali dell'impianto elevatore della collina di Pizzofalcone. Un'iniziativa legata alle radici greche di Napoli e al mito di Parthenope. Presenti, tra gli altri, al taglio del nastro il sindaco Gaetano Manfredi, l'assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza, le curatrici del progetto la professoressa Maria D’Ambrosio e Carla Langella.
Un viaggio nel tempo alla ricerca di Parthenope
All'interno degli spazi dell'ascensore più famoso di Napoli si potrà percorrere un viaggio a ritroso nel tempo, scoprendo i misteri della collinetta dove i coloni greci cumani fondarono l'antica Parthenope che qualche anno dopo sarebbe diventata Neapolis. All'interno del percorso ci sarà anche un'app che si potrà scaricare per ulteriori approfondimenti.
"Abbiamo unito la possibilità di ciascuno di mettersi in dialogo con la simbolica antica – spiega la professoressa Maria D'Ambrosio – ma presente nel quotidiano, con quella di fare degli approfondimenti. L'app web diventa così uno spazio in cui chiunque abbia voglia di essere accompagnato da una parte testuale più descrittiva e informativa potrà trovare una risposta".
Ma che cos'è Euploia? Il termine indica l'augurio che gli antichi greci rivolgevano ai naviganti. Il progetto Materia Viva – Euploia, promosso e finanziato dal Comune di Napoli e ideato da Casa del Contemporaneo e F2Lab, si avvale, tra gli altri, della collaborazione del Dipartimento di Architettura dell’Università ‘Federico II’, Soprintendenza per la Città di Napoli, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Liceo ‘Palizzi’ di Napoli, Archivio di Stato. In mostra opere di Emanuele Pacini, Noemi Saltalamacchia, Antonello Scotti, Silvana Sferza, Mary Zygouri e Louis Siciliano e racconti di Carmela Covino.
Il progetto artistico a più voci installato negli spazi di Monte Echia cerca di rievocare il senso del sacro nel percorso di ascesa alla sommità dell’antico promontorio. Un viaggio all’indietro nel tempo sulla collinetta di tufo giallo dove nell’ottavo secolo aC. i greci provenienti da Cuma fondarono Parthenope. Il percorso è accompagnato dall’opera sonora Oròs di Louis Siciliano, con la voce narrante di Mary Zygoury. L’inaugurazione di Euploia celebra anche la rimozione delle impalcature di protezione, che da lungo tempo imprigionavano Monte Echia.
"L'artista greca Mary Zygoury – spiega Siciliano – declama un estratto dei 7 saggi di Delfi. È un viaggio nell'antro magico che porta verso Parthenope ma anche nel futuro e nel passato. Ci sono strumenti a fiato, il pneuma del mondo greco, l'anima. Mondi che si intersecano. Quale città migliore di Napoli per esprimere questo?".
Monte Echia liberato dalle impalcature
L'inaugurazione del percorso artistico è stata anche occasione per mostrare il Monte Echia finalmente liberato dalle impalcature esterne, dalle quali era imbrigliato da oltre 10 anni, come sottolineato dall'assessore Edoardo Cosenza. "Andiamo verso i 2500 anni di storia della città e ripristiniamo il luogo dove è nata Napoli. Sul promontorio di Pizzofalcone realizziamo un percorso di valorizzazione della storia anche con questa prima esposizione. È solo la prima perché poi ci sono i reperti storici trovati. È una tappa importante di un percorso lungo".
Soddisfatto il sindaco Gaetano Manfredi: "Chiuso il cantiere di riqualificazione e messa in sicurezza di Monte Echia poi continueremo sull'altro lato. È l'inaugurazione di questa mostra nello spazio dell'ascensore. È un'occasione per coniugare arte e storia della città.