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L’Arma dei Carabinieri compie 210 anni, le celebrazioni a villa Campolieto ad Ercolano

Nel complesso alle porte di Napoli rappresentanti delle Istituzioni, della politica e delle forze armate oltre a scolaresche del territorio.
A cura di Nico Falco
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"Protagonista dei passaggi che hanno caratterizzato la storia del Paese": così, nel suo saluto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito l'Arma dei Carabinieri, che oggi "festeggia" i 210 anni dalla fondazione: dal 1814 al fianco del cittadino, equilibrando le attività di controllo e repressive con quelle di supporto alla popolazione. Le celebrazioni si sono tenute in tutta Italia, il Comando Provinciale di Napoli ha accolto le autorità civili e militari, esponenti della magistratura e della politica, oltre che i cittadini, nella suggestiva Villa Campolieto di Ercolano; contemporaneamente manifestazioni ci sono state nelle sedi dei Comandi Provinciali di Avellino e di Salerno, in piazza Roma (Benevento) e in piazza Carlo di Borbone (Caserta).

Il saluto del generale De Vita

La cerimonia è stata aperta col messaggio di Mattarella e con quello del comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Teo Luzi. Nel suo discorso, tradendo una certa emozione su alcuni dei passaggi particolarmente sentiti, il Comandante Interregionale carabinieri Ogaden, generale di Corpo d'Armata Antonio De Vita, ha rivolto un pensiero ai caduti dell'Arma, ricordando tra gli altri Francesco Pastore e Francesco Ferraro, i due giovanissimi carabinieri deceduti in un incidente stradale a Campagna (Salerno) il 6 aprile scorso, i cui genitori erano presenti all'iniziativa. Il generale De Vita ha poi ricordato i vari ambiti in cui sono impegnati i carabinieri, sottolineando la capacità di ascolto delle persone e quindi di porsi come riferimento anche al di fuori delle azioni repressive:

Oggi, con grande professionalità e apertura alle continue innovazioni tecnologiche, l’Arma dei Carabinieri affronta temi decisivi per contribuire alla qualità della vita collettiva: dalla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla custodia del nostro inestimabile patrimonio culturale, alla salvaguardia dell'ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, alla tutela della salute e della genuinità degli alimenti.

Poco prima della cerimonia, De Vita ha reso onore ai caduti deponendo una corona di fiori sulla tomba del vice brigadiere Salvo D'Acquisto, Medaglia d'Oro al Valor Militare, nella Basilica di Santa Chiara, a Napoli, e successivamente al Sacrario della sede del Comando Legione Carabinieri Campania.

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Le onorificenze a 23 militari

Durante la cerimonia sono state consegnate onorificenze e ricompense a 23 militari che si sono particolarmente distinti nel corso dell'attività. Tra questi, i quattro carabinieri che hanno salvato cinque persone rimaste bloccate nella loro abitazione a Caivano (Napoli) a seguito di una esplosione. Tra gli altri premiati, un brigadiere (ora Capitano) che a Poggio Imperiale (Foggia) è riuscito a fermare l'automobile di un gruppo di rapinatori in fuga che esplodevano numerosi colpi d'arma da fuoco. Un attestato di pubblica benemerenza è stato poi concesso ad un appuntato scelto (ora brigadiere), effettivo al Nucleo Radiomobile di Napoli, che, libero dal servizio, ha sventato una rapina, ha disarmato e arrestato uno dei responsabili in fuga e ha recuperato la refurtiva.

Quattro militari della Compagnia di Marcianise hanno ricevuto un Encomio Semplice del Comandante Interregionale per avere appurato l'esistenza di un gruppo criminale dedito al traffico di stupefacenti, all'estorsione e all'usura con una indagine svolta tra il 2017 e il 2023 e sfociata in 25 misure cautelari e nel sequestro di droga e soldi. Encomio Semplice anche per militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta e del Nucleo Investigativo del Gruppo di Aversa che, distintamente, hanno condotto attività investigative che hanno portato, tra il 2019 e il 2021, alla disarticolazione di un clan con l'arresto di 39 affiliati.

La cerimonia è terminata con il tributo di riconoscimenti, per la meritoria attività costantemente svolta a favore delle collettività, a quattro Comandanti di Stazione, uno per ogni Legione di competenza del Comando Interregionale “Ogaden” (“Campania”, “Puglia”, “Abruzzo e Molise” e “Basilicata”) ed in particolare ai Comandanti delle Stazioni Carabinieri di Napoli-Scampia, Bari-Picone, Alba Adriatica (TE) e Montescaglioso (MT).

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Il Prefetto di Napoli: "Carabinieri sono baluardo delle certezze"

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, in una nota ha voluto ricordare il ruolo svolto dai carabinieri negli anni, prendendo spunto dalla celebrazione di Villa Campolieto:

Il Comandante interregionale Antonio De Vita non poteva ricorrere ad una espressione più appropriata per affermare che i Carabinieri sono accompagnati da una "bussola etica", capace di essere una vera e propria segnaletica anche laddove sussistono situazioni articolate e complesse.
Un impegno teso a raggiungere gli obiettivi della sicurezza, "precondizione" per conseguire adeguati standard della qualità della vita; una passione chiamata a generare i "doveri", la cui scarsa percezione o addirittura la mancanza ne è sintomo di diseguaglianze; una fatica che naturalmente provoca "modelli di cittadinanza attiva" anche con l’ ascolto delle persone per manifestare vicinanza e solidarietà da parte dell’istituzione.

La storia dell’Arma ha incrociato quella degli uomini e delle donne del Paese, sempre al loro fianco anche nei segmenti bui ed oscuri, condividendo le loro ansie, aspirazioni e speranze. In tal modo, l’Arma ha rafforzato la sua affidabilità, baluardo delle certezze in un cambiamento d’epoca, che non ha mai smesso di connotarsi per il valore dell’umanità e per i principi di legalità.

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