Il vescovo di Napoli Battaglia nominato cardinale: “Niente eminenza, chiamatemi sempre don Mimmo”
"Eminenza? Sarò sempre don Mimmo". Così l'arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ha commentato la sua nomina anticipata ieri da Papa Francesco, che sarà ratificata assieme a quella di altri 20 nuovi cardinali, nel Concistoro del prossimo 7 dicembre. Una nomina che ha portato, ha spiegato l'alto prelato ai media vaticani, a due reazioni: "Da un lato sento il peso di questa responsabilità con cui il Papa mi invita ad allargare il cuore, per aiutarlo nel suo ministero e ospitarvi la sua premura per la Chiesa universale e per il mondo intero, e dall’altro avverto una sincera gratitudine verso Papa Francesco non tanto per l’attenzione che rivolge alla mia persona ma perché nel chiamarmi a questo servizio ha guardato ad un figlio del Sud, vescovo di una Chiesa del Sud, di questo Sud che è al contempo terra di fatica e di speranza".
Ma l'arcivescovo partenopeo, subentrato il 12 dicembre 2020 a monsignor Crescenzio Sepe, dimessosi per limiti d'età e nel frattempo diventato cardinale a sua volta, ha anche fatto una precisa richiesta: "Non chiamatemi Eminenza, come qualcuno già ha fatto: sono e resterò sempre don Mimmo. Diventare cardinale non è un privilegio ma una responsabilità, responsabilità che possiamo condividere nella misura in cui cammineremo insieme, sentendoci servi gli uni degli altri". Intanto, con una nota ufficiale, i vescovi ausiliari dell'arcidiocesi di Napoli, don Michele Autoro, don Gaetano Castello e don Franco Beneduce, hanno commentato così la sua nomina:
La Chiesa di Napoli esulta e rende lode a Dio per l’annunciata nomina a Cardinale di Santa Romana Chiesa dell’Arcivescovo Metropolita don Mimmo Battaglia, esprimendo viva gratitudine al Santo Padre, Papa Francesco, per questa nomina che rappresenta certamente il riconoscimento del grande impegno pastorale di don Mimmo, particolarmente legato al mondo della sofferenza ed anche portatore delle forti speranze e dei desideri di riscatto della gente del Sud. Si tratta di una scelta che viene a confermare la premurosa attenzione che Papa Francesco ha sempre avuto per la Chiesa di Napoli e le Chiese del Meridione, impegnate ad essere segno di speranza per quanti anelano ad una vita in pienezza. Le comunità parrocchiali della Diocesi In questo tempo accompagneranno con la preghiera il loro Pastore alla celebrazione del 7 dicembre per il suo nuovo ministero a servizio della Chiesa Universale.