L’appello dello zio di Arcangelo Correra, ucciso con un colpo di pistola a Napoli: “Chi sa parli”
"Nipote mio adorato, rieccomi. Notti insonni e giorni sempre più angoscianti. In una di queste, sono ancora qui a scriverti". Oggi è il giorno più lungo per la famiglia di Arcangelo Correra. Nel pomeriggio sarà celebrato il funerale del 18enne morto con un colpo di pistola alla testa. A sparare sarebbe stato un suo amico, Renato Caiafa. Il proiettile sarebbe partito per sbaglio in una dinamica ancora tutta da chiarire. Mentre proseguono le indagini per ricostruire i fatti che hanno portato alla morte del giovane, ancora una volta lo zio prova a ricordare Arcangelo, mettendo in fila, in una lettera, quello che è avvenuto in questi giorni.
Hai visto l'altarino in piazzetta? Ora nessuno potrà più dire che dovresti tornare presto a casa, starai lì tutto il tempo con la tua sorellina, i tuoi cugini e i tuoi veri amici che si alternano per non lasciarti mai solo. I riflettori si spegneranno, ma la luce che tue mani è per sempre. Vorrei porre le mie stesse mani sulle tue orecchie per non farti sentire tutto ciò che dicono e chiudere i tuoi occhi innocenti per non mostrarti le smorfie compiaciute che fanno mentre invocano perdono. Eh sì, sai qual è la preoccupazione di chi ha allevato il tuo assassino? Come pulirsi la coscienza! No, nipote mio adorato, non chiedono perdono a chi hanno cresciuto nell'incapacità di distinguere il bene dal male, ma ad una madre distrutta, disperata, senza respiro e con il cuore a pezzi.
Lo zio di Arcangelo Correra poi continua lanciando un appello:
Perché non chiedi al tuo "amico" di farti riposare in pace, raccontando l'autenticità dei fatti? Perché non gli spieghi che con un cranio in frantumi ed un cervello spappolato non saresti stato in grado di proferire le tue ultime parole? Tutti hanno diritto ad essere difesi, ma il buongusto e l'umanità dove sono finiti? Nipote mio adorato, solo tu puoi riportare ordine in questo caos in cui hai lasciato ognuno di noi. Ti raccomando, ora non avere paura, ti faranno un po' di tagli, ma serviranno solo per fare un altro piccolo passo avanti verso la giustizia che meriti. Chi ti ama sa… e chi sa, parli! Tutti gli altri tacciano e mostrino di avere reale compassione verso un'intera famiglia lacerata dalla tua assenza.
Sempre con amore,
zio Gino