L’appello ai No Vax del parroco irpino: “Senza vaccino non venite a messa”
"Chi non è vaccinato resti a casa". Un appello che può sembrare anomalo, quello che arriva da un sacerdote dell'Avellinese, perché è la prima volta che un sacerdote chiede ai fedeli di non partecipare alle funzioni religiose. Ma a spiegare il motivo di questa scelta, che definisce "una sofferenza enorme per un prete", è lo stesso Don Vitaliano Della Sala, da decenni attivista e, ai tempi del G8 di Genova, tra i più impegnati del movimento no-global e testimone anche delle violenze di quei giorni.
Oggi Don Della Sala è parroco della chiesa della frazione di Capocastello di Mercogliano ed è vice direttore della Caritas di Avellino. La sua scelta, come spiega lui stesso, è stata dettata dalla necessità di garantire la salute di chi decide di recarsi in chiesa per il conforto religioso o anche solo per partecipare alla messa. "Non voglio dare giudizi – dice – ma dovremmo aiutare chi ha scelto di non vaccinarsi e convincerlo a farlo al più presto. Ne va della salute personale, ma soprattutto della salute degli altri. E al carità è anche preoccuparsi del bene dell'altro. Vaccinarsi significa preoccuparsi per sé ma soprattutto degli altri".
Negli ultimi giorni ci sono stati diversi casi di contagio tra i fedeli della sua parrocchia, così Don Della Sala si è visto costretto a fare quell'insolita richiesta: ribadendo l'invito a vaccinarsi quanto prima, ha chiesto a chi non è ancora stato vaccinato di restare a casa e di non partecipare alle messe, soprattutto a quelle della domenica. Il sacerdote nel maggio scorso, quando il Governo sancì che in zona gialla bar e ristoranti potessero consentire la consumazione al tavolo, a patto che i posti fossero all'esterno, aiutò un ristorante storico del posto, privo di spazio esterno, mettendo a disposizione il sagrato della chiesa.