video suggerito
video suggerito

L’app della refezione a scuola non funziona, “bimbi restano senza pranzo”: l’ira delle mamme nel Casertano

Il caso in un istituto del Casertano. La rabbia delle mamme: “Bimbi a digiuno, mentre i compagni mangiavano”
A cura di Pierluigi Frattasi
60 CONDIVISIONI
immagine di repertorio
immagine di repertorio

L’app per prenotare i pasti alla mensa scolastica non funziona. I bimbi restano senza pranzo. Proteste delle mamme in una scuola del Casertano nella giornata di ieri, dove si sono registrati disservizi per l’erogazione della refezione scolastica. L’app, secondo quanto segnalato dai genitori, non avrebbe registrato la presenza di alcuni bimbi. Così, all’ora del pranzo, i pasti non erano stati preparati dalla ditta che si occupa della refezione. La scuola ha avvisato i genitori dei bambini del disguido, invitando le famiglie a ritirare i bimbi prima dell’orario consueto. Ma non tutti i genitori potevano farlo, in quanto erano a lavoro in ufficio anche a chilometri di distanza.

Le mamme: "Bimbi a digiuno, mentre i compagni mangiavano"

Da qui, le proteste. Alcune mamme si sono recate a scuola per ritirare i propri figli e farli pranzare a casa. Altre hanno portato dei panini che sono stati poi consumati all’esterno dell’edificio scolastico, all’interno del quale non è consentito mangiare pietanze introdotte dall’esterno – come avviene in molti istituti per questioni di igiene, sicurezza ed eventuali intolleranze alimentari. “Altri bambini, purtroppo – affermano i genitori – che le famiglie non sono riuscite a prelevare in anticipo, sono rimasti digiuni, a guardare gli altri compagni che mangiavano”.

“Tutto è nato dal malfunzionamento dell’App utilizzata per prenotare il servizio mensa scolastica – racconta un genitore a Fanpage.it – Noi sappiamo che il pasto è automaticamente prenotato. Solo nel caso dell’assenza del bimbo dobbiamo provvedere a togliere il pasto. Evidentemente deve esserci stato un malfunzionamento e alcuni pasti non sono stati prenotati. Ci hanno chiamato dalla scuola per avvisarci che non c’erano le pietanze ed invitandoci ad andare a prendere i nostri figli, perché altrimenti non avrebbero mangiato. La dirigente scolastica non ha colpe, non era stata avvertita del disservizio ed anzi si è rammaricata per quanto accaduto”. Adesso, alcuni genitori stanno valutando azioni legali verso la ditta che gestisce l’app.

60 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views