L’anno d’oro dei Bed and breakfast a Napoli. Ecco da dove vengono i turisti stranieri che scelgono la città partenopea
AirBnb, il portale americano riferimento dell'offerta dei bed and breakfast nel mondo nonché assurto a simbolo della progressiva gentrificazione delle grandi città turistiche, fornisce interessanti dati circa gli arrivi verso Napoli. Sul capoluogo partenopeo il colosso globale punta molto: c’è stata la vittoria dello scudetto, le serie TV che l’hanno vista protagonista e non da ultimo il Time, che l’ha inserita nella lista delle 50 destinazioni da visitare quest’anno. Il 2023 è stato l’anno in cui i B&b sono "esplosi". E i dati di Airbnb lo confermano. La multinazionale ha scelto proprio Napoli per il suo ultimo progetto di comunicazione, spiegando che qui «sono cresciute le prenotazioni sulla piattaforma del 50%».
Ma chi sono gli stranieri che scelgono Napoli e soggiornano in un bed and breakfast? Partendo dai dati di AirBnb, abbiamo nettamente in testa gli americani, seguiti da francesi, inglesi, tedeschi e spagnoli nella top 5 dei viaggiatori internazionali
Giacomo Trovato, Country Manager Airbnb Italia, spiega che il reddito tipico degli host di Napoli è stato di quasi 5mila euro:
Napoli si conferma una meta in crescita anche per Airbnb. In un periodo di crisi economica, questo può rappresentare un’opportunità per gli host napoletani, ai quali l’affitto attraverso la piattaforma ha già fatto guadagnare una media di quasi 5.000 euro a testa.
In realtà Fanpage.it confrontando coi dati di Confesercenti ha potuto mostrare che la rendita può superare pure i 20mila euro: un ghiotto affare che sta portando profondi cambiamenti al tessuto sociale ed economico del capoluogo campano.
Un terzo dei viaggiatori (1 su 3) che decidono di soggiornare a Napoli ha meno di 30 anni, secondo quanto riscontrato da dati interni a Airbnb, aggiornati al 1 luglio 2023 e basati su un’autodichiarazione fatta dai viaggiatori che hanno prenotato soggiorni a Napoli.
Non è tutto oro, ovviamente: come spiegato da Fanpage.it in questi anni nel corso di svariate inchieste, l'apertura di centinaia di B&b ha profondamente modificato non solo l'offerta turistica ma anche il mercato immobiliare, espellendo parte dei napoletani dal centro storico e creando una preoccupante bolla immobiliare in città.
Secondo Inside Airbnb, un sito di indagine e controllo che che monitora in tempo reale l’offerta di alloggio a breve termine, a Napoli ci sono ben 9.754 offerte, con una fortissima concentrazione nel centro storico e una estensione crescente di Bb e case vacanza anche nella zona collinare.