L’Anm non informa i turisti stranieri della chiusura della Funicolare Chiaia. Lo fanno gli utenti
Napoli vive negli ultimi anni un afflusso di turisti che non ha eguali se andiamo a ritroso negli ultimi decenni. Si sono adeguate le strutture ricettive, ristoranti e bar, ma non trasporti né le altre funzioni cittadine, che tengono poco conto della necessità di spostarsi e capire come farlo in una lingua diversa dall'italiano.
In via Cimarosa al Vomero, da quando la Funicolare Chiaia è chiusa per la revisione ventennale (durerà se tutto va bene 6 mesi) è un continuo: turisti non italiani che chiedono come mai sia chiusa e cosa possono fare per scendere in centro. I cartelli con le indicazioni ci sono ma sono soltanto in italiano.
L'Anm, azienda napoletana mobilità, che pure paga tantissimo la sua comunicazione istituzionale, non ha pensato bene di mettere un cartello in una lingua diversa per informare l'utenza non italiana della chiusura e dei mezzi alternativi.
Ci ha pensato qualcuno: «Resistenza civica», così si firma l'autore o l'autrice che qualche giorno fa ha piazzato il cartello in inglese indicando travel alternatives (i bus 128 e NC in via Scarlatti). La chiosa è ironica e tagliente: «Se non lo fate voi, Anm, ci pensiamo noi».