Ladro dice ai carabinieri di essere un agente sotto copertura per evitare l’arresto: portato in carcere
"Sono un collega sotto copertura, non potete arrestarmi", avrebbe risposto così un ladro di 43 anni ai carabinieri che l'avevano fermato, dopo averlo identificato come l'autore di un furto accaduto poco prima. L'uomo ha cercato maldestramente di sfuggire all'arresto, ma senza successo. Il tentativo di inganno non ha avuto presa sui militari che alla fine lo hanno condotto al carcere di Poggioreale, a Napoli.
Il ladro aveva rubato il telefono del proprietario di un centro scommesse
Il singolare episodio è avvenuto a Poggiomarino, nella provincia partenopea. Le forze dell'ordine erano state allertate per una segnalazione di furto in un centro scommesse. Un uomo era entrato nel locale e in un momento di distrazione del titolare gli aveva rubato il cellulare. Il proprietario del dispositivo, però, non si era dato per vinto e attraverso il segnale Gps era riuscito a rintracciare il ladro con ancora addosso il telefonino sottratto.
A quel punto, il malvivente, messo alle strette, aveva cacciato un coltello e minacciato il negoziante. Nel frattempo, sul posto erano arrivati i carabinieri della sezione radiomobile di Torre Annunziata. I militari dell'Arma hanno raggiunto il 43enne per chiedergli conto di quanto accaduto. Tutta la scena del furto, infatti, era stata ripresa in un video dal titolare del centro scommesse. I carabinieri hanno mostrato le immagini al 43enne, di origini marocchine, volto già noto alle forze dell'ordine.
Davanti all’evidenza del video, l’uomo ha confessato di essere un collaboratore esterno dell’Arma, un agente sotto copertura della "sezione omicidi". Nonostante il tentativo in extremis di salvarsi, però, per il 43enne sono scattate ugualmente le manette. I carabinieri lo hanno arrestato e portato nel carcere di Poggioreale.