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L’Accademia di Belle Arti di Napoli sgomberata dopo un mese di occupazione

È stata sgomberata questa mattina l’Accademia di Belle Arti di Napoli, occupata un mese fa da alcuni collettivi studenteschi che chiedevano la fine dalla Dad e il ritorno in presenza. Le forze dell’ordine sono entrate nelle aule dell’Accademia e hanno fatto uscire gli studenti che le occupavano.
A cura di Valerio Papadia
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Questa mattina le forze dell'ordine hanno sgomberato l'Accademia di Belle Arti di Napoli, occupata da oltre un mese dagli studenti, che chiedevano la fine dalla Didattica a distanza e la riapertura della aule, per permettere a tutti gli iscritti di tornare in presenza. Le forze dell'ordine sono entrate nei locali dell'Accademia e hanno fatto uscire gli studenti che le occupavano: non è ancora chiaro se alcuni degli studenti siano anche stati identificati e portati in Questura. A renderlo noto è il Collettivo Studentesco Abana, promotore dell'occupazione, avvenuta lo scorso 23 febbraio. Come rendono noto, nonostante lo sgombero, alcuni studenti sono rimasti in presidio all'esterno dell'istituto, dove in mattinata si terrà anche una conferenza stampa degli studenti.

Come detto, l'Accademia di Belle Arti di Napoli era stata occupata dagli studenti, che chiedevano alla direzione dell'istituto di permettere a tutti di esercitare il proprio diritto allo studio. Queste le richieste degli studenti:

  • l’apertura del cortile e di tutte le aule dell’accademia, per garantire il diritto allo studio, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. Distanziamento fisico sì, sociale no!
  • un’aula autogestita e attraversabile in sicurezza da tutte e tutti (sempre nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie vigenti). L’aula 206 che è stata testimone di numerosi abusi e molestie non sarà più un luogo da temere ma un luogo di aggregazione
  • la messa a disposizione di aule studio all’interno dell’Accademia e non nelle strutture esterne attualmente inagibili. Ci viene raccontata da anni la favola per cui l’Accademia presto avrà nuove strutture, ma noi non ci crediamo più, vogliamo risposte concrete e celeri
  • apertura della biblioteca dalle 9:00 alle 18:00 usufruibile dal lunedì al sabato
  • i calendari degli appelli devono essere forniti con trenta giorni di anticipo per garantire la possibilità di sostenere adeguatamente gli esami
  • più di un appello per ogni sessione d’esame
  • creare un piano, affinché ci siano presto nuove assunzioni, per alleggerire il carico di lavoro del personale presente.- Immediata revoca delle more e ridimensionamento delle tasse
  • uno sportello di ascolto autogestito affinché non ci siano più abusi in Accademia
  • la carta dei diritti dello studente deve essere proposta e discussa dagli studenti stessi
  • visto che l’Accademia è un bene culturale e pubblico, richiediamo che non sia adibito a parcheggio e che tutto il cortile sia a completa disposizione
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