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Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news

La vita di Francesco Pio Valda, tra Scarface, vestiti e scarpe di marca e il codice “6.20”

Il 20enne di Barra fermato per l’omicidio del 18enne, colpito a morte agli chalet di Mergellina; sui social le foto tra Scarface e vestiti costosi.
A cura di Nico Falco
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Il numero 6 e il numero 20. Due cifre, nel nome dell'account di Instagram, che corrispondono alle lettere F e V, stanno per Famiglia Valda: è una firma, è la dichiarazione di appartenenza a un clan, ostentata come segno distintivo e nel linguaggio della camorra sui social.

Il profilo è quello di Francesco Pio Valda, il 20enne che per gli inquirenti domenica notte ha fatto fuoco a Mergellina uccidendo Francesco Pio Maimone (stesso nome per entrambi) che si trovava a pochi passi con gli amici. Gli investigatori della Squadra Mobile lo hanno scovato in un'abitazione di Ponticelli, si era nascosto d conoscenti.

Il profilo di Pio Valda, tra Scarface e vestiti costosi

Sul suo profilo TikTok, Valda si mostra accanto ad un quadro che raffigura Al Pacino in "Scarface", il narcos del  film di Brian De Palma assurto al ruolo di mito nell'immaginario collettivo dei ragazzi persi delle periferie degradate.

Su Facebook, invece, tra una foto e l'altra, discretamente ma non troppo, mostra i vestiti costosi, conta poco che siano originali o contraffatti: pantaloni da tuta da 300 euro, un paio di scarpe da 400 euro, una felpa e una maglietta che costano rispettivamente 280 e 420 euro. E un selfie è l'occasione per sfoggiare l'ultimo modello di iPhone.

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Il padre Ciro ucciso in un agguato di camorra

Il padre di Francesco Pio, Ciro Valda, fu ammazzato in un agguato il 23 gennaio del 2013, con più di venti colpi di pistola. A sparare, hanno ricostruito gli inquirenti, erano stati i sicari del clan Cuccaro, perché l'uomo era passato nel gruppo scissionista degli Amodio-Abrunzo.

Il fratello del 20enne, Luigi Valda, è finito in manette nello scorso agosto insieme a un coetaneo: i due sono accusati di avere sparato a un 16enne, con l'intenzione di ucciderlo, in via Bisignano, a Barra.

E lo stesso Francesco Pio era stato arrestato insieme al fratello nel 2021, quando i poliziotti hanno trovato nella loro abitazione 400 grammi di hashish e una pistola replica. Dopo quell'arresto, spiega il suo legale, il ragazzo aveva ottenuto la messa alla prova, che aveva superato e quindi il reato era stato estinto.

La sparatoria in cui è morto Checco Maimone

Residente a Barra, Napoli Est, Valda quella notte era con degli amici provenienti dal suo quartiere e dalla vicina San Giovanni a Teduccio. Stavano litigando con un altro gruppo di giovani, questi del Rione Traiano. "Futili motivi", riportano i verbali. Le indagini raccontano che a scatenare quella discussione, e la successiva sparatoria, è stata una scarpa sporcata.

Calpestata, forse schizzata con un cocktail. Valda si sarebbe allontanato e, dallo chalet vicino, avrebbe tirato fuori una rivoltella e fatto fuoco. Diversi colpi, probabilmente prima in aria e poi sui ragazzi. E avrebbe colpito Francesco Pio Maimone, che era lì con due amici e che in questa storia non c'entrava nulla.

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