La villa del tesoro, Lamborghini e quote societarie: sequestro da 20 milioni al clan Bosti
La villa dove fu trovato il tesoretto da 6 milioni di euro, auto di lusso tra cui una Lamborghini Aventador, quote societarie, un altro appartamento nel quartiere Mercato: valore complessivo 10 milioni di euro. Se si considerano anche gioielli e contanti finiti sotto chiave e per i quali è stato disposto un nuovo sequestro, ammontano a venti milioni di euro i beni sequestrati a Luca Esposito, genero del boss Patrizio Bosti e ritenuto anche lui inquadrato nel clan Contini/Bosti, organizzazione egemone nelle zone del Vasto e dell'Arenaccia, nel centro di Napoli, e ai vertici dell'Alleanza di Secondigliano insieme ai Licciardi e ai Mallardo.
Il sequestro, che arriva al termine di accertamenti patrimoniali svolti dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, è stato eseguito oggi, 30 settembre, dalla Polizia di Stato in esecuzione del decreto emesso dal gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. L'operazione segue quella di tre mesi fa, quando, con un provvedimento cautelare eseguito lo scorso 1 luglio, era stata disposta la custodia in carcere per quattro presunti esponenti dei Contini e il sequestro di denaro, orologi di lusso e gioielli per un valore di oltre 10 milioni di euro.
In quella circostanza era stato trovato il tesoretto del clan di camorra: in una villa di Pozzuoli, in provincia di Napoli, murati in un caveau, c'erano circa quattro milioni di euro in contanti e orologi di lusso e preziosi per 6 milioni di euro. Il provvedimento di oggi, oltre a disporre nuovamente il sequestro per quel tesoro, riguarda la villa in cui era stato trovato, composta da un edificio su più livelli con giardino e piscina, oltre ad un appartamento nel quartiere Mercato di proprietà di Esposito, una moto, sette automobili, tra cui anche alcune di ingente valore, e varie quote societarie in diverse attività di consulenza e ristorazione.