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La vigilessa ferita da sasso alla testa a Napoli aveva impedito un rogo illegale: colpita da ragazzini in fuga

La sottotenente della Polizia locale stava guidando un’operazione di controllo contro i cippi di Sant’Antonio. D’Amato, sindacato vigili CSA: “Subito più risorse e attrezzature”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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È stata ricoverata al Pronto Soccorso dell'Ospedale San Paolo di Fuorigrotta la sottotenente della Polizia Locale di Napoli ferita da un sasso alla testa nella serata di ieri, mentre tentava di impedire un pericoloso falò in strada nella zona di via Campegna. Per lei, i sanitari che l'hanno presa in carico, 15 giorni di prognosi per la guarigione e numerosi punti di sutura. Il blitz dei vigili rientrava nell'ambito delle operazioni disposte dalla Prefettura per il cosiddetto Cippo di Sant'Antonio, i falò illegali che vengono accesi in strada a Napoli, tra il 17 e il 18 gennaio di ogni anno, con conseguenze spesso anche gravi: giovani ustionati, materiale pericoloso, spesso tossico, dato alle fiamme, danni alle auto parcheggiate e agli edifici. Massima solidarietà all'agente ferita arriva dal sindacato Csa, tramite il coordinatore di dipartimento, Antonio D'Amato, che parla di "vile aggressione".

Il sindaco: "Vicino alla ufficiale ferita"

Il sindaco Gaetano Manfredi ha espresso vicinanza alla vigilessa ferita:

"Siamo molti impegnati e sono vicino ai vigili che sono stati anche fatti oggetto di aggressione da parte dei ragazzini. È importante presidiare il territorio ed è necessario uno sforzo collettivo. Noi lo facciamo anche con le tecnologie e la videosorveglianza. Cerchiamo di fare il massimo possibile per garantire una città sempre più sicura".

Le indagini sul ferimento della vigilessa di Napoli

La sottotenente della Polizia Locale ferita, secondo quanto ricostruito, era a capo di una squadra allertata dal Comando Generale prontamente intervenuta per i Cippi. A via Campegna, secondo quanto ricostruito, si erano radunati circa una 70ina di ragazzi. A causa dei controlli serrati sul fenomeno dei cippi, infatti, i giovani si mettono d'accordo e si radunano in luoghi dove l'intervento delle forze dell'ordine è più complicato.

Ciò nonostante, gli agenti dei caschi bianchi sono riusciti "ad impedire il compimento dell'incendio – sottolinea D'Amato – riuscendo brillantemente a mantenere l'ordine. Ad operazioni terminate, quando la folla stava scemando e le pattuglie intervenute si ricomponevano per continuare il loro servizio, una pietra lanciata da qualcuno tra la folla, che non ha gradito la riuscita delle operazioni, ha colpito alla testa l'ufficiale che ha riportato un trauma cranico con ferite lacero contuse, punti di sutura e 15 giorni di prognosi". Gli agenti sono riusciti a sedare gli animi e a sciogliere l'assembramento.

Il Csa: "Solidarietà alla ufficiale ferita, ora più risorse"

Il CSA ha espresso "piena solidarietà e vicinanza alla Sottotenente ferita":

Ad oggi, le Polizie Locali d'Italia, quali Forza di Polizia, sono chiamate sempre più spesso a rispondere, in surroga, ad interventi di spettanza delle Forze di Polizia ad ordinamento statale cui, a parità di condizioni, sono garantiti addestramento, strutture, infrastrutture e norme giuridiche di miglior tutela, di indennizzo e pensionistiche.
Ad oggi, sono 38 anni che lo Stato ci trasmette competenze su competenze, prima di sua spettanza. Le Polizie Municipali non si tirano indietro, ma è lampante come unitamente ai compiti sia necessario fornire anche adeguati strumenti legislativi, previdenziali ed operativi.

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