La storia dell’odio di Vincenzo De Luca per la festa di Halloween

Come nasce la storia dell’odio di Vincenzo De Luca per la festa di Halloween, definita “una stupida americanata” e “monumento all’imbecillità”
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Correva l'anno 2020, fine ottobre. L'Italia era nel pieno dell'ondata di pandemia da Covid-19, le tensioni sociali e la preoccupazione erano a livelli mai sperimentati nel nostro Paese. Il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca all'epoca, con le sue dirette video sui social si era proposto come "voce sicura e salda" cui fare riferimento in momenti di grande incertezza.

La sua modalità lapidaria, sarcastica, iperbolica, a volte greve e aggressiva durante il lockdown pandemico gli fece di fatto guadagnare una ricandidatura alle Elezioni Regionali in Campania e un plebiscito nel settembre 2020. Fatta questa premessa, è dal 2020 che ad ogni festa di Halloween, ovvero ad ogni sera del 31 ottobre, circola un oramai video cult di una delle sortite deluchiane più note: la crociata anti-Halloween.

In quel periodo, nel 2020, per evitare i temuti assembramenti, De Luca firmò ordinanze di chiusura di città e un vero e proprio coprifuoco con limitazione anche della mobilità. Obiettivo: bloccare movida e feste di Halloween. «Halloween è un monumento all'idiozia, una americanata» ebbe a dire, guadagnandosi prime pagine in Italia e all'estero: «Campania Gov. Vincenzo De Luca blasted the holiday as a “stupid American extravagance” and a “monument to imbecility”» scrivevano i media americani e inglesi, dall'Associated Press al Washington Post al britannico The Independent. Perfino la ex top model inglese Naomi Campbell pubblicò un video con De Luca sul suo profilo Instagram magnificando la forza d'animo e la, per così dire "risolutezza" degli amministratori locali italiani.

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